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  • 10 ore fa «L’APPELLO DEI GIURISTI: “SIAMO OLTRE IL DIRITTO E CONTRO LA GIUSTIZIA: L’ATTACCO A TEHERAN È LA ROTTURA DELL’ORDINE DELLE GENTI”»
  • 11 ore fa «LA CONDANNA»
  • 13 ore fa «ISRAELE E USA ALL’ATTACCO DELL’IRAN»
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«L’APPELLO DEI GIURISTI: “SIAMO OLTRE IL DIRITTO E CONTRO LA GIUSTIZIA: L’ATTACCO A TEHERAN È LA ROTTURA DELL’ORDINE DELLE GENTI”»

Di Redazione Inchiostronero
10 ore fa
In :  GENOCIDI
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30

Quando la forza si sgancia dalla giustizia e l’interesse domina sulla ragione, la guerra perde ogni legittimità: l’appello dei giuristi riporta al centro la questione del diritto naturale e della misura perduta.

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«LA CONDANNA»

Di Lorenzo Merlo
11 ore fa
In :  FILOSOFIA, OPINIONI
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36

Essere umani: una condanna necessaria.

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«ISRAELE E USA ALL’ATTACCO DELL’IRAN»

Di Redazione Inchiostronero
13 ore fa
In :  GUERRA
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56

Tel Aviv colpisce, Washington spalleggia, e i civili pagano il prezzo: dietro l’attacco all’Iran si cela una strategia narrativa e geopolitica che punta a ben altri obiettivi.

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«DISFORIA DAL MONDO REALE»

Di Redazione Inchiostronero
2 giorni fa
In :  POLITICA DEMENZIALE, POLITICAMENTE CORRETTO
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67

Contro il riarmo, ma con lo spartito della NATO.

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«E SE IL REFERENDUM…»

Di Redazione Inchiostronero
2 giorni fa
In :  POLITICA DEMENZIALE
1
80

Referendum senza vincitori, sindacati in affanno, salari in caduta: il voto come specchio di una politica ormai esausta.

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«MAMMA, HO PERSO IL REFERENDUM»

Di Redazione Inchiostronero
3 giorni fa
In :  POLITICA DEMENZIALE
0
119

Referendum disertato, quesiti confusi e sinistra in rotta: i diritti del lavoro usati come paravento per una battaglia già persa.

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«LA COMMEDIA È FINITA, MA GLI ATTORI NON L’HANNO CAPITO»

Di Redazione Inchiostronero
3 giorni fa
In :  POLITICA DEMENZIALE
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84

Mentre la realtà del conflitto smentisce la narrazione ufficiale, politici e media continuano a recitare una parte che non convince più nessuno. La guerra è vera, ma la commedia continua.

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«OLTRE IL SACRO I NUOVI ICONOGRAFI»

Di Redazione Inchiostronero
5 giorni fa
In :  ARTE, CULTURA, RELIGIONE
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56

Se i primi fumetti erano santi, i pittori del Nord Europa e della Mitteleuropa ci hanno insegnato che l’anima può abitare anche i paesaggi, i volti, gli animali e perfino le ombre.

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«FRA TRUMP E MUSK IL FANTASMA DI EPSTEIN E DEL MOSSAD»

Di Redazione Inchiostronero
6 giorni fa
In :  ATTUALITÀ, SOCIETÀ
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87

Intrighi d’élite, ombre sul potere: tra le pieghe del dissidio Musk-Trump si agita un fantasma troppo scomodo per venire alla luce.

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«I PRIMI FUMETTI ERANO SANTI»

Di Redazione Inchiostronero
6 giorni fa
In :  ARTE, CULTURA, RELIGIONE
0
53

Dalle icone bizantine alle tavole contemporanee: quando il gesto di raccontare per immagini tocca la soglia del sacro.

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«BAERBOCK, PERSEVERARE È DIABOLICO»

Di Redazione Inchiostronero
7 giorni fa
In :  POLITICA DEMENZIALE, RITRATTI
0
181

Dalla gaffe al podio, il paradosso Baerbock

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«INCHIOSTRONERO VA IN FERIE… MA LE PAROLE RESTANO CON VOI»

Di Redazione Inchiostronero
7 giorni fa
In :  ATTUALITÀ, VIAGGI
1
80

Anche l’inchiostro ha bisogno di respirare

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«LA PAROLA È ALLE ARMI»

Di Redazione Inchiostronero
7 giorni fa
In :  GUERRA
0
58

Tra propaganda e silenzi, la guerra cambia volto.

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«IL CUORE LIBERALE CHE ODIA PER PRIMO»

Di Todd Hayen
1 settimana fa
In :  OPINIONI, POLITICAMENTE CORRETTO
0
93

Quando la verità scatena l’odio di chi predica tolleranza.

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«PER CAMBIARE IL MONDO SPARATEVI UN BEL CORTEO»

Di Marcello Veneziani
1 settimana fa
In :  POLITICA DEMENZIALE, POLITICAMENTE CORRETTO
0
87

Sfilare per sentirsi giusti, non per cambiare il mondo

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CONSIDERAZIONI GIORNALIERE IN PILLOLE

È TEMPO DI GETTARE LA NATO NELLA PATTUMIERA DELLA STORIA
IL PROF CHE SI SCUSA DICENDO CHE “È STATA L’AI” FA INVIDIA A BURT SIMPSON (FONTE NIENTE SCUOLA)
IL GOVERNO SI SPACCA SUL TERZO MANDATO DEI GOVERNATORI. IL TIMORE È CREARE UN PRECEDENTE PER MATTARELLA (FONTE ANSIA)
MACRON: “NON VOGLIO LA GUERRA”. SOLO PIÙ AEREI CON ARMI NUCLEARI (FONTE FRANCE PRESSE IN GIRO)

L’ECONOMIA RUSSA HA VINTO

Il più monumentale errore di calcolo della storia moderna? Perché l’economia russa non è crollata come previsto dagli esperti occidentali.

 Lo scorso gennaio, il Royal United Services Institute britannico ha riconosciuto apertamente che, a dispetto delle convinzioni nettamente prevalenti in tutto l’Occidente circa la debolezza dell’economia russa, quest’ultima ha «smentito le aspettative nel corso della guerra e, nonostante abbia registrato diverse complicazioni, rimane ben posizionata per supportare le ambizioni del Cremlino in Ucraina e oltre […]. Sfortunatamente, è improbabile che le speranze di una crisi economica imminente finiscano per realizzarsi. Sebbene la Russia affronti senza dubbio sfide significative, ci sono pochi indizi che queste ultime si tradurranno in conseguenze politiche significative che potrebbero spingere il Cremlino a frenare le sue ambizioni in Ucraina». Giacomo Gabellini – 24 febbraio Continua a leggere…

LA FRASE PIÙ BELLA

“La guerra è finita”. Non c’è frase più bella per gli umani, mi risuona sempre il verso in cui Baglioni in quella strepitosa lettera al figlio che è Avrai (1982) la fa pronunciare a “una radio”. Ripasso le immagini festanti dell’annuncio dei giornali di fine aprile 1945, anche se l’Italia liberata era ridotta in macerie, pure quelle del novembre 1918 quando fu vittoria ma mutilata. In generale non credo esista sospiro di sollievo collettivo più grande di quando risuona la frase: la guerra è finita. Continua a leggere…

 

 

 

UNDICI INNOCENTI DOMANDE AGLI ATLANTISTI. CONTINUA LA LETTURA

DONNE CHE LEGGONO, LA BELLEZZA DELLA LETTURA NELLE OPERE D’ARTE

Le donne che leggono sono più sensuali di quelle che sfilano sul lungomare. Hanno l’eleganza nell’anima

“Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive…

Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.

Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.

Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.

Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.

Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.

Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.

Mai.” (Martha Rivera Garrido)

 

 

ARTISTA MOSTRA I PERSONAGGI DELLA NOSTRA INFANZIA COME NON LI ABBIAMO MAI VISTI

Ed Harrington sta per sconvolgere l’idea che avevamo di alcuni dei personaggi della cultura pop che tanto abbiamo seguito durante la nostra infanzia.

L’illustratore immagina la vita segreta di personaggi popolari e presenta una serie di immagini completamente inaspettate. Chi poteva immaginare che He-Man indossasse una parrucca? O che Chewbacca si radesse le gambe? Per non parlare delle sorprendenti orecchie di Topolino!?

https://www.keblog.it/

 

 

 

ARTISTA RAPPRESENTA LA VITA DI VAN GOGH IN UNA SERIE DI ILLUSTRAZIONI DALLO STILE INCONFONDIBILE

 

Vincent van Gogh è uno degli artisti più amati nel mondo. Il suo stile inconfondibile, con i colori vibranti e le pennellate vorticose, ha ammaliato intere generazioni. Tra i suoi ammiratori c’è anche il fumettista e illustratore Alireza Karimi Moghaddam, che ha reso omaggio al pittore con una serie di illustrazioni ispirate alla vita e ai lavori dell’artista.

La serie offre uno scorcio su alcuni dei momenti della vita del post-impressionista, ma anche su frangenti più fantasiosi, in cui Moghaddam ne esplora personalità ed interessi. Il van Gogh illustrato da Moghaddam è innanzitutto una persona felice, in pace con se stessa dopo una vita di alti e bassi emotivi.

https://www.keblog.it/

JACK VETTRIANO, INCONTRI OCCASIONALI LUNGO LE SPIAGGE

Jack Vettriano è un autodidatta e non lo nasconde. Nato da una famiglia povera: “dovevo dividere un unico letto con mio fratello maggiore” racconta; così il futuro artista è spinto a lavorare fin da ragazzino. Lasciati gli studi a 16 anni, diviene apprendista minerario e comincia a dipingere negli anni Settanta con un set di acquerelli ricevuti in regalo per il suo ventunesimo compleanno. I suoi primi lavori sono firmati Jack Hoggan e sono più che altro riproduzioni di impressionisti. Dopo quattordici anni, riesce ad esibire le sue opere professionalmente.

“Dipingo quello che si muove in me, la sensualità”

«Ricevo moltissime lettere da parte di persone che si immedesimano nei miei quadri. C’è addirittura una coppia di amanti che usa un mio libro per dare vita ai loro incontri. Lui dice a lei di vestirsi come nel quadro di una certa pagina e poi si danno appuntamento per far rivivere quell’atmosfera». Lo dice così, Vettriano, con la naturalezza di chi non ha nulla da nascondere perché abituato a mettere in mostra il proprio mondo fatto di fantasie, ossessioni e sentimenti passionali.

 

LE FAMOSE PIN-UP DI GIL ELVGREN DEGLI ANNI ‘50

Con il termine di pin-up (termine di lingua inglese traducibile con “da appendere”) si indicano generalmente le ragazze – solitamente procaci, ammiccanti e sorridenti – fotografate in abiti succinti le cui immagini, durante il primo conflitto mondiale, iniziarono a diffondersi su molte riviste settimanali degli Stati Uniti, per iniziativa del presidente Thomas Woodrow Wilson, il quale aveva istituito la Division of Pictorial Publicity, con lo scopo di ideare stimoli visivi per convincere gli uomini ad arruolarsi.Gil Elvgren nacque il 15 marzo 1914 a St. Paul, Minnesota. Il padre, Alex Aner Elvgren, svedese, aveva un negozio di vernici e tappezzeria. Fin da piccolo Elvgren manifestò tendenze artistiche dedicandosi alla pittura, ad intagliare il legno e a costruire modellini di aerei. Durante l’adolescenza sviluppò un grande interesse per i giochi matematici e si dedicò anche molto allo sport, soprattutto al football e al golf.

Questo fenomeno attirò in maniera sempre maggiore l’attenzione soprattutto dei lettori uomini, e in particolare registrò un incredibile successo fra i soldati impegnati al fronte, che usavano appendere le fotografie di queste ragazze nei loro armadietti o nelle loro tende di accampamento.

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