Non sappiamo se e quanto l’Ucraina sarà fatale per l’Occidente
A FUTURA MEMORIA DELLA MALAFEDE NATO
Non sappiamo se e quanto l’Ucraina sarà fatale per l’Occidente o meglio di quel che ne rimane, ma di certo non si potrà dire che lo scontro con la Russia è stato un caso, qualcosa di non previsto, di non preparato e di non pianificato. A futura memoria dobbiamo dire che la guerra di oggi è stata lungamente preparata e non si tratta di illazioni, di ipotesi, ma lo illustra nei particolari il manuale dell’alleanza atlantica del 2005 come ha scoperto un analista americano, nel cui testo si dice tutto quello che invece viene invece negato:
Tutto questo – in totale contrasto con le promesse fatte a Mosca e con linee rosse poste all’espansione dell’alleanza atlantica – ha preso una svolta concreta nel 2002 quando Putin decise di contrastare gli oligarchi russi che volevano intromettersi nella politica interna, dando un dispiacere anche alle oligarchie occidentali che erano vogliose di gestire le immense risorse naturali russe, tramite i loro “colleghi” e amici russi. Guarda caso proprio in quell’anno l’Ucraina presentò una richiesta formale per avviare il processo di adesione alla Nato: fallito il tentativo messo in atto con Eltsin di fare della Russia una ricca preda per le élite nordamericane agendo dall’interno, si è pensato di utilizzare Kiev come testa d’ariete contro Mosca cominciando a mettere a punto i piani per implementare questa prospettiva d’azione. Le prime esercitazioni militari con l’Ucraina sono iniziate nel 2005 sulla scia della Rivoluzione Arancione. In quell’anno ne sono state svolte due: la Rapid Trident (un’esercitazione congiunta divenuta annuale con le forze della Nato) e una missione esclusivamente statunitense, la Joint Military Training Group – Ucraina che aveva il suo centro operativo a Yavoriv, nella parte occidentale del Paese e che è diventata col tempo la principale tana della Nato in Ucraina. Quando il 13 marzo del 2022 un missile ipersonico russo la colpì distruggendola, l’informazione occidentale tentò di far passare l’idea che si trattasse di una piccola base, mentre era da molto tempo la base operativa principale per i soldati statunitensi schierati in Ucraina per addestrare le truppe di Kiev già dal 2005.
Tutto questo serve per dire che l’obiettivo dichiarato della Russia di smilitarizzare l’Ucraina significa in sostanza cacciare via la Nato e ogni tentativo occidentale di evitare questo esito, magari con la minaccia di un intervento diretto, non porterà Mosca al tavolo della pace, ma porterà solo morti ai piccoli Napoleoni europei.
