La radio è “libera, ma libera veramente, come direbbe il buon Eugenio Finardi

AMO LA RADIO… PERCHÉ MI ASSOMIGLIA


Amo la radio

“… perché ho il raffreddore… C’è qualcosa di molto facile che io posso fare accendere la radio e mettermi ad ascoltare”

Una fredda mattina di inverno mi fa riflettere sull’affetto che mi lega alla radio.

Quella piccola scatoletta con antenna che custodivo gelosa e ascoltavo di notte sotto le coperte da piccola e che mi seduceva con l’avviso ai naviganti.

In fondo è sempre stata un’ottima compagna di navigazione.

Anche ai tempi dell’Università, quando mi capitava di telefonare in radio e se avessi risposto correttamente agli indovinelli avrei vinto una pizza.

Ne ho vinta più di una. Forse era Radio Gamma 5.

Ma anche ai tempi dei viaggi in auto con i miei figli si ascoltava la radio.

Di ritorno dalle Marche, sempre rispondendo ad un quesito, ho vinto una cena sui colli.

La radio regala

La radio rilassa

Con la radio si può scrivere, leggere o cucinare non c’è da stare immobili seduti lì a guardare”

Eugenio Finardi

Veniamo al presente.

Per lo più la ascolto in auto.

Non disturba la concentrazione e puoi graduare il livello di coinvolgimento.

Da quando sono pendolare ed esco di casa alle 6 e 20 della mattina, il sorgere del giorno, più o meno luminoso a seconda dell’incedere delle stagioni, è accompagnato dalla musica classica di radio 3 con le proposte del mitico Ennio Speranza. Le calde voci dei conduttori si alternano alla musica fino all’arrivo in stazione, che normalmente coincide con l’”ora esatta” delle 6,45.

La radio accarezza l’anima nella solitudine dello sguardo all’infinito.

Il cielo, la musica classica e qualche chicca jazz o pop accompagnano il viaggio.

È spengo giusto il tempo per leggere l’articolo del mattino del Direttore di Electo appena pubblicato.

È che con la radio non si smette di pensare”

E poi ci sono i programmi per il ritorno.

La scelta lo fa lo stato d’animo.

Se ho voglia di imparare c’è Fahrenheit. In quanto programma dedicato ai libri e alle idee trovo sempre qualche spunto di arricchimento personale o qualche curiosità a me ignota.

Oppure a volte capita di poter ascoltare la puntata di un testo classico raccontata da qualche voce famosa.

Se la giornata invece è stata stressante e ho bisogno di ridere un po’ da sola scelgo “i Numeri Uni” di radio due.

Come direbbe mio padre “risusciterebbero un morto” alternando ironia e satira un po’ demenziale alla musica contemporanea.

E se sono ancora in auto verso sera non posso farmi mancare Hollywood Party, che trasmette anticipazioni del cinema con interviste e dirette molto interessanti.

Non ricordo quasi mai i nomi dei conduttori, ma riconosco le loro voci che cadenzano i momenti della mia giornata.

E a volte è addirittura faticoso essere costretti a spegnere e a scendere dall’auto sul più bello di una avvincente conversazione.

E comunque il Sabato e la Domenica c’è Radio Volami nel cuore, le più belle canzoni di sempre e le canzoni del momento.

E anche i mestieri possono sembrare divertenti.

Aveva ragione Finardi che cantava:

Amo la radio perché arriva dalla gente entra nelle case e ci parla direttamente. Se una radio è libera ma libera veramente mi piace ancor di più perché libera la mente.”.

E comunque sei libero di scegliere il tuo canale.

Puoi sempre trovare qualcosa che ti assomiglia.

Cristiana Parnigotto

 

 

 

 

 

 

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