”L’aria che tira, oggi in Italia, con questa indecifrabile “Pandemia“ è proprio triste, sembra di avere “Un morto in casa” con un Governo Conte Bis che è riuscito in pochi giorni a trasformare gli Italiani negli “Appestati del mondo”.
2020 “Anno bisesto, anno funesto” come recita la nota vulgata? Certo che sì! E come dar torto alla saggezza popolare: dal Brexit, al Coronavirus, fino a questo governo di inadeguati “dilettanti allo sbaraglio” il bisesto… è già abbondantemente funesto.
Prudentemente, pochi lo nominano, ma siamo proprio in quell’annus horribilis, che ha un sospetto 29 febbraio e il suono sinistro di 366 giorni.
L’aria che tira, oggi in Italia, con questa indecifrabile pandemia è proprio triste, sembra di avere un morto in casa con un Governo Conte Bis, che è riuscito in pochi giorni a trasformare gli Italiani negli appestati del mondo.
Per amore dei numerologi cabalisti, aggiungiamo anche la data “palindroma 02022020” appena passata (quella che si legge ugualmente avanti e indietro, da destra e da sinistra) e la sfiga, tra emergenze climatiche e la peste del 3° millennio, sembrerebbe nel suo anno d’oro: ma sarà vero?, e la Scienza cosa dice?
Sia come sia, tanto è sempre colpa dello “Sciacallo Salvini” chiediamoci invece perché “il Bisesto” si è fatto storicamente una così pessima nomea?
Il detto “Anno bisesto, anno funesto” trae origine dagli antichi romani, che avevano a febbraio il “Mensis Feralis” ovvero il mese dedicato ai “Riti dei morti” ma, anche in tutto il medioevo troviamo
numerosi scritti, che ammoniscono alla pericolosità del Bisesto; fino a noi, e guarda caso l’inizio del millennio fu proprio bisestile, con un tondo, tondo 2000, coronato da epocali “Paure informatiche” e dalla solita sindrome da fine del mondo: l’11 settembre era dietro l’angolo, giustificato dall’altro detto: “Anno bisesto anno funesto e triste quello che gli viene appresso”.
Detti sul Bisesto, hanno sbizzarrito anche dotti e poeti, ve ne sono “un cesto” e recitano dal generalista: “Anno bisesto tutte le cose van di traverso”, fino al maschilista: “Anno bisesto tutte le donne senza sesto”, al previdente: “Se l’anno è bisestile, riempi il sacco e il barile”, fino al pragmatico: “Anno bisesto che passi presto!”.
Il 29 febbraio si festeggiano: Sant’Augusto Chapdelaine, Sant’Ilaro papa, Sant’Osvaldo di Worcester e la Beata Antonia di Firenze; Santi che ovviamente non spariscono negli altri anni, ma vengono aggregati ai Santi del giorno prima. Per la cronaca, chi nasce il 29 febbraio, beato lui, può avere due compleanni e festeggiare sia il 28 febbraio, che il primo marzo! Ma, concludendo, questo Bisesto è veramente foriero di disgrazie e sventure, sì o no?
Fate un pò voi: incominciando con il mitico controverso ’68, andiamo dai terremoti di Messina, del Belice e del Friuli, verificatisi nel 1908, nel 1968 e nel 1976, a quello del 1960 ad Agadir in
Marocco, dove uccise un terzo della sua popolazione, fino a quello recente del 2016 ad Amatrice.
Degno di nota il 2004, anno in cui si scatenò lo “Tsunami epocale” nell’Oceano Indiano e come non ricordare il 2012, l’anno della fine del mondo per i Maya, cosa, per nostra fortunata, mai avvenuta. Di contro, in quel bisesto del 2012, l’incauto Francesco Schettino dimenticò a casa “Cornetti e santino di San Gennaro” portando la Costa Concordia a schiantarsi su uno scoglio all’isola del Giglio!
L’avvocato del popolo Giuseppe Conte è nato nel “Bisesto 1964”, ma ha fatto sapere di essere molto devoto di San Pio da Pietrelcina, ha un ministro della salute, che si chiama “Speranza” e un portavoce, che viene dal “Grande Fratello”: basteranno a tutelare i nuovi “Appestati Globali” per il resto dell’anno?
Andrea Cometti
Fonte Fonte Accademia Nuova Italia del 29 febbraio 2020