”L’opera di Alphonse Mucha personifica questa stagione come una figura mitologica. È una delle tele di grandi artisti che si sono confrontati con l’autunno.
Un Autunno declinato al femminile è dipinto da Alphonse Mucha nel 1896, nella prima serie dei suoi pannelli decorativi dedicata alle stagioni. L’artista, nato in Moravia il 24 luglio del 1860, fu un artista versatile e fu spesso attivo anche nel campo della pubblicità, realizzando diversi poster, cartelloni e cartoline. Una delle aziende per le quali Mucha lavorò, fu la Moët et Chandon, storica azienda vitivinicola francese, produttrice di uno dei più noti champagne del mondo. Nel 1899, Mucha realizzò un poster dove al centro raffigura una giovane donna vestita in modo molto elegante, con una veste bianca decorata con motivi floreali (tipici e ricorrenti nello stile liberty), che tiene in mano una coppa di champagne, anch’essa decoratissima, e rivolge lo sguardo all’osservatore per invitarlo a provare il vino. Alle spalle della donna, un rosone anch’esso decorato a motivi floreali, e sotto alcuni elementi grafici svelano una specie di portone con battenti a guisa di leone. In alto, il nome della casa e in basso quello del vino.
Consacrato a Parigi nel 1895 maestro dell’Art Nouveau grazie al manifesto disegnato per Sarah Bernardt nelle vesti di Gismonda, protagonista di un dramma in voga all’epoca.
Mucha personifica l’Autunno come una ninfa della mitologia greca e riversa nella figura quelli che poi diverranno gli stilemi della sua produzione decorativa e pubblicitaria. Il corpo elegante e flessuoso è quello delle modelle che l’artista fotografava prima di dipingerle. I capelli rossi incoronati da una ghirlanda di crisantemi evocano le donne dei preraffaelliti. I contorni marcati e stilizzati accompagnati al disegno realista ricordano quelli delle stampe giapponesi, già scoperte dagli impressionisti. Negli arabeschi senza fine si riflette l’influenza dei manoscritti gaelici e nei gioielli quella dei mosaici bizantini.