L’Europa è sull’orlo della catastrofe…

Conferenza di Teheran 28 novembre 1943. Winston Churchill, Franklin D. Roosevelt e Stalin.

AVEVA RAGIONE MARX


Devo ammetterlo, anche se un po’ mi costa… aveva ragione Marx. Karl Marx, intendo, non Groucho.

E aveva ragione quando scrisse che la “Storia si presenta una prima volta come tragedia, la seconda come farsa”. E che così sia, diventa, a mio modesto parere, sempre più palese.

«SOTTO LA BARBA DI KARL MARX, INDIVIDUALISTI E NICHILISTI»

La Seconda Guerra Mondiale fu una, immane, tragedia. Di fatto il prosieguo, e l’apice, della prima. Un unico, lunghissimo conflitto, iniziato come guerra civile europea, e poi dilatatosi – con modalità che, oggi, definiremmo asimmetriche – a gran parte del mondo.

Un conflitto che aveva molti volti e molte cause. Ma un nucleo centrale indiscutibile. Bloccare l’ascesa della Germania. E inibirne l’egemonia nel Cuore del Mondo. Per semplificare, sull’Eurasia.

Certo…Hitler, il nazismo, e tutto quello che ne consegue…ma il grande conflitto del ‘900 era iniziato molto prima. E aveva ben altre cause originarie.

L’immagine di quell’epoca, una delle più significative anche se apparentemente meno drammatiche, è quella di Yalta. Tre uomini seduti davanti ad una dacia. Sobri. Uno intabarrato in un cappotto. Uno in marsina. Il terzo, in divisa militare, che sorride sotto i baffi.

Stavano decidendo le sorti del mondo. Perché…avevano vinto. E la Germania, sconfitta, veniva, letteralmente, rasa al suolo. Quasi cancellata dalla storia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Poi, vi fu la divisione del mondo in blocchi. Il Muro di Berlino.(1) NATO e Patto di Varsavia. Stalin. Il sangue dell’Ungheria e il rogo di Jan Palack a Praga…il Vietnam, l’Afghanistan…la partita a domino, tra Washington e Mosca.

Finì, in apparenza, con il crollo del Muro. E qui l’immagine è quella di Bill Clinton che suona, allegro, il sax. Il mondo aveva un unico padrone.

It’s the Economy, Stupid!

Oh, meraviglioso Mondo Nuovo!

Globalizzato…

Oggi, si muore a Gaza. Si combatte nel Mar Rosso. Si muore, soprattutto, in Ucraina…un conflitto che si inasprisce, si dilata…dilaga. E venti di guerra, forse venti atomici, spirano dal Mar Cinese all’Africa. Accendono fuochi ovunque.

L’Europa sull’orlo della catastrofe.

Ma Tizia ci è o ci fa?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma l’immagine è quella di un Resort di lusso. Roba da miliardari. Da vacanze in una “location” fasulla. Un set Hollywoodiano.

Un gruppo di allegri gitanti. Signore in eleganti abiti firmati. Ridono felici. Anche se uno di loro è un vecchio affetto, palesemente, da Alzheimer. Che vaga con aria sperduta. Non importa che sia, lui, il capo. In teoria, l’uomo più potente del mondo. L’atmosfera è comunque festosa.

Tutto va bene, Madama la Marchesa… tutto va bene…

E, invece, stanno decidendo di portare avanti una guerra. Già persa. Di dilatarla, di alzare il livello del conflitto.

Decisione che ci dovremmo aspettare venisse presa in altra atmosfera. Non tra un calice di vino e una risata.

E invece…

Invece, aveva ragione Marx. La storia, involvendosi, si fa farsa.

Ma questo non significa che sia meno sanguinosa. Solo…meno seria.

Redazione Electo
Andrea Marcigliano

https://electomagazine.it/aveva-ragione-marx/

 

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«PERCHÉ IL MURO DI BERLINO (parte prima)»

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