”Basta con i gasdotti che trasportano il metano dalla Russia!
BASTA CON IL GAS RUSSO! ORA GLI ATLANTISTI ACQUISTANO
L’URANIO RUSSO PER LE CENTRALI NUCLEARI
Basta con i gasdotti che trasportano il metano dalla Russia! Facciamo sacrifici per il circolo dei corrotti di Zelensky ed acquistiamo, a caro prezzo, il gas liquefatto. E roviniamo l’area marina protetta di Bergeggi per far arrivare le mega navi e per ospitare il rigassificatore. Che trasformerà il Gnl acquistato dalla Russia. Geniale! Allora basta con il gas e, in nome della difesa dell’ambiente, puntiamo sul nucleare.
Bene, bravi, bis! E chi gestisce quasi il 50% delle forniture globali di combustibile nucleare? Rosatom, un gruppo russo. Certo, ci sono anche altri Paesi che estraggono l’uranio – dal Niger all’Uzbekistan ed al Kazakhstan – ma la Russia lo estrae e lo lavora per produrre l’isotopo utilizzabile.
Non a caso le esportazioni nucleari di Mosca sono sensibilmente aumentate. Anche perché vengono offerti finanziamenti per la costruzione delle centrali nucleari con le tecnologie russe. E gli accordi prevedono forniture da Rosatom per i successivi 50/60 anni. I Paesi africani sono particolarmente interessati alle iniziative nucleari russe, ma anche i sanzionatori ossessivi di Washington hanno raddoppiato le importazioni di uranio russo nel primo semestre di quest’anno.
E se Mosca rifornisce i nemici, a maggior ragione stringe accordi con gli amici. Così, a giugno, la Russia ha inviato il primo carico di uranio in India dopo 3 anni. Mentre, sul fronte atlantista, il Niger ha annunciato che continuerà a rifornire di uranio grezzo la Francia, ma il prezzo aumenterà di 20 volte.