Una civiltà che si spegne tra illusioni di guerra e miseria programmata.
Una civiltà che si spegne tra illusioni di guerra e miseria programmata.
“Quando l’ideologia prende il posto della verità, anche i testi sacri diventano slogan.”
Nel mondo della propaganda bellica, la verità è solo un’altra arma.
Un cattolico smarrito di fronte a una Chiesa che cambia volto: dal poncho del Papa ai nuovi dogmi della modernità.
Eredità, silenzio e incomprensioni tra padri e figli. La frattura di una civiltà che non sa più trasmettersi.
Non una visita di cortesia, ma un intervento politico travestito da diplomazia: il re d’Inghilterra ha parlato al cuore del potere italiano — e quasi nessuno sembra essersene accorto.
Dove manca il bello, l’anima si smarrisce.
Prima della guerra, viene la propaganda. E il dissenso diventa tradimento.
In nomine NATO, amen.
«Sono tre euro.» «Pago con la carta.» «Hai letto Il Capitale?» «No, ma ho il bancomat contactless.»
Un missile fallisce, e con lui l’illusione di un’Europa armata. Forse non è una sconfitta, ma un segnale.
Guardiamo il dito, discutiamo del dito, ci indigniamo per il dito. Intanto la luna ci cade addosso e nessuno sembra accorgersene.
E mentre le colonne dell’Eurotempio iniziavano a scricchiolare, in un bar chic di Bruxelles una giovane funzionaria sorseggiava uno Spritz al basilico, postando su Instagram la sua tote bag con scritto “Europe is sexy”. Sotto, l’hashtag: #RuleOfLaw. Intanto, in Ungheria, la legge dormiva da giorni.
Sommersa dal rumore del mondo, una voce fragile tenta di farsi sentire.
Quando un leone tace, il silenzio fa rumore. Un invito sincero a tornare a ruggire.
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