”Un giorno Giuffrida Alfonsino fu incaricato da don Salvatore di costruire un covo sotterraneo in caso fossero arrivati i carabinieri. Lui sapeva bene a chi affidarsi …
”Un giorno Giuffrida Alfonsino fu incaricato da don Salvatore di costruire un covo sotterraneo in caso fossero arrivati i carabinieri. Lui sapeva bene a chi affidarsi …
”Trovarsi tra le mani un portafogli dimenticato sul sedile di uno scompartimento di un treno, potrebbe rivelarsi un’emozione davvero forte ma altresì condurre a dei risvolti imprevedibili.
”Può un’oca ribellarsi all’inumana tradizione di ingozzarle per farci ritrovare sulle nostre tavole il famoso paté de foie gras’? Sì, Celestina lo fece, si ribellò.
”«Come saprete l’editor è un lavoro abbastanza difficile e, a volte, anche pericoloso. Insomma un’attività che presuppone qualche rischio».
”Vivere in una bolla invisibile è per Flavia l’unico riparo da una vita passata che vuole dimenticare ma che si ripresenta improvvisamente infida e pericolosa forse fatale perché lui, Arturo, è riuscito a trovarla. Cercare aiuto nelle persone, nei sogni e nei segni non le servirà. Ossessionata dal desiderio di solitudine e di vendetta, si farà giustizia da sola secondo …
”Cosa succede quando per la prima volta ci si accorge di aver la possibilità di andare “oltre”, di varcare i limiti delle proprie ossessioni, del proprio “chiodo fisso”? È quello che scoprirà il geometra Alessandro Nelson.
”C’era uno strano ascensore piazzato all’aperto che saliva lungo il fianco del loggiato, era carico di ospiti e quando si fermò in alto e si aperse la porta…
”Cosa può mai suscitare, in una zitella, che vive con la zia in una città di provincia con un pensionante, un militare, che poi a guerra finita le lascia una rosa rossa in un bicchiere in cucina, era il 25 aprile 1945…
”Perché un uomo comincia a raccogliere ombrelli? Perché? A voi non piacerebbe possedere l’ombrello rosa di Marilyn, o quello bianco, orlato di pizzo, della regina Margherita?
”Uno strano morbo iniziò a colpire la carta stampata. Tutta la carta stampata. Dapprincipio le più esposte furono le edicole: fotoromanzi, giornali scandalistici, guide all’ascolto televisive tutto si sbriciolava con maggiore virulenza di un tritadocumenti.
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L’Occidente è in preda ad un delirio di onnipotenza in cui il delirio è molto e l’onnipotenza ormai poca. La battaglia contro la realtà del circo mediatico nostrano ha superato qualsiasi narrazione distopica e non si discosta mai dai dalla versione del potere ufficiale nonostante le evidenti bugie con gambe sempre più corte e il naso chilometrico. La Russia doveva essere sconfitta in poco tempo ma Putin non doveva essere umiliato perché il suo paese è pur sempre una forza nucleare. […] Questo mese il podio è di Richard Moore, capo dell’MI6, i servizi segreti esteri britannici. La sua frase, enfaticamente rilanciata dal Corriere della Sera, recita così: “Stiamo attenti a non umiliare Putin”. […] Putin rade al suolo Mariupol, Bakhmut, Severodonetsk, Lysychansk, Kherson, Rubizhne? Epperò! Il blocco occidentale smetta di umiliare Putin! Secondo i media dominanti, Putin distrugge perché è umiliato. Il ragionamento critico impone la seguente domanda: “Se chi distrugge è umiliato, quant’è umiliato chi è distrutto?”. Ecco la mia conclusione contro le manipolazioni dei media: i veri umiliati sono gli occidentali che non riescono a proteggere l’Ucraina dal fuoco russo. Continua a leggere
Cuba è più vicina agli Stati Uniti di quanto lo sia il Nicaragua. Ma i missili odierni sono molto diversi, e molto più efficaci, di quelli sovietici che, nel 1962, portarono il mondo ad un passo dalla catastrofe nucleare. Kennedy non tollerava che i sovietici potessero colpire facilmente il territorio statunitense dopo che Washington aveva piazzato analoghi missili in Turchia per colpire facilmente Mosca. Il doppiopesismo yankee non è certo una novità di questi ultimi anni. […] Perché le anime belle atlantiste sono sempre pronte a giustificare ogni iniziativa militare decisa da Washington con la complicità dei maggiordomi europei, ma si infastidiscono facilmente se il fronte opposto risponde nel medesimo modo. Continua a leggere… 22 agosto 2023
Le donne che leggono sono più sensuali di quelle che sfilano sul lungomare. Hanno l’eleganza nell’anima
“Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive…
Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza.
Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa.
Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica.
Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente.
Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così.
Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro.
Mai.” (Martha Rivera Garrido)
Ed Harrington sta per sconvolgere l’idea che avevamo di alcuni dei personaggi della cultura pop che tanto abbiamo seguito durante la nostra infanzia.
L’illustratore immagina la vita segreta di personaggi popolari e presenta una serie di immagini completamente inaspettate. Chi poteva immaginare che He-Man indossasse una parrucca? O che Chewbacca si radesse le gambe? Per non parlare delle sorprendenti orecchie di Topolino!?
Vincent van Gogh è uno degli artisti più amati nel mondo. Il suo stile inconfondibile, con i colori vibranti e le pennellate vorticose, ha ammaliato intere generazioni. Tra i suoi ammiratori c’è anche il fumettista e illustratore Alireza Karimi Moghaddam, che ha reso omaggio al pittore con una serie di illustrazioni ispirate alla vita e ai lavori dell’artista.
La serie offre uno scorcio su alcuni dei momenti della vita del post-impressionista, ma anche su frangenti più fantasiosi, in cui Moghaddam ne esplora personalità ed interessi. Il van Gogh illustrato da Moghaddam è innanzitutto una persona felice, in pace con se stessa dopo una vita di alti e bassi emotivi.
Jack Vettriano è un autodidatta e non lo nasconde. Nato da una famiglia povera: “dovevo dividere un unico letto con mio fratello maggiore” racconta; così il futuro artista è spinto a lavorare fin da ragazzino. Lasciati gli studi a 16 anni, diviene apprendista minerario e comincia a dipingere negli anni Settanta con un set di acquerelli ricevuti in regalo per il suo ventunesimo compleanno. I suoi primi lavori sono firmati Jack Hoggan e sono più che altro riproduzioni di impressionisti. Dopo quattordici anni, riesce ad esibire le sue opere professionalmente.
“Dipingo quello che si muove in me, la sensualità”
«Ricevo moltissime lettere da parte di persone che si immedesimano nei miei quadri. C’è addirittura una coppia di amanti che usa un mio libro per dare vita ai loro incontri. Lui dice a lei di vestirsi come nel quadro di una certa pagina e poi si danno appuntamento per far rivivere quell’atmosfera». Lo dice così, Vettriano, con la naturalezza di chi non ha nulla da nascondere perché abituato a mettere in mostra il proprio mondo fatto di fantasie, ossessioni e sentimenti passionali.
Questo fenomeno attirò in maniera sempre maggiore l’attenzione soprattutto dei lettori uomini, e in particolare registrò un incredibile successo fra i soldati impegnati al fronte, che usavano appendere le fotografie di queste ragazze nei loro armadietti o nelle loro tende di accampamento.
”Come spesso si dice, per comprendere meglio una realtà che ci sta davanti agli …
BUON NATALE A CHI? In questi giorni, è regola di buona educazione fare gli …
”La volontà individuale, l’autodecisione sovrana, prevale sull’idea che la vita sia un bene non …
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