Freddo Cane!

 

CHE TEMPO CHE FA? FREDDO CANE


Improvvisamente la canea sul caldo che renderà deserta questa terra si è zittita, come spesso accade come quando un uccello rapace sorvola la foresta. In questo caso l’aquila è la semplice realtà, ovvero il fatto che gli Usa continentali stanno per essere colpiti da una precoce ondata di freddo mentre ancora i media cianciano di terra in ebollizione e di catastrofe imminente a causa delle auto a combustibili fossili e dei peti delle mucche. Non basta a placare il loro ben remunerato smercio di idiozie nemmeno il fatto che 1.600 scienziati del clima di tutto il mondo (tra cui i più eminenti in questo campo) hanno firmato una dichiarazione in cui sostengono che non c’è  alcuna emergenza climatica . Né tanto meno il fatto che ci si avvii ad un periodo di minimo solare particolarmente intenso che probabilmente farà scendere le temperature e non di poco nei prossimi trent’anni. Ma l’aria fredda congela immediatamente i discorsi della terra bruciata che sono in rotta di collisione con l’esperienza sensoriale. Ci hanno ridotto a semplici centri emotivi, poco in grado di affrontare razionalmente le cose, ma questo a volte può essere uno svantaggio per i narratori.

Scienziati internazionali hanno firmato congiuntamente una dichiarazione in cui negano l’esistenza di una crisi climatica e insistono sul fatto che l’anidride carbonica è benefica per la Terra, contrariamente alla popolare narrativa allarmista.

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Perciò l’ondata di freddo che prevede temperature intorno ai 7 gradi di media ovvero al di sotto della media degli ultimi trent’ anni, come si può vedere da grafico, di apertura, ha immediatamente fatto tacere la canea catastrofista che si è ritirata come fosse una marea da giornali e tv statunitensi. Probabilmente questo freddo precoce è dovuto alle influenze di El Niño che sta probabilmente portando un inverno particolarmente freddo in Nordamerica visto che porta a perturbazioni del vortice polare. Si prevede che lo scontro tra correnti fredde e quella più calde dell’atlantico che quest’anno è stato insolitamente privo di nubi rispetto alla media, possa portare a un inverno particolarmente nevoso. Ma qui non dobbiamo esplorare le varie ipotesi meteorologiche, bensì constatare che il catastrofismo climatico è così falso e ipocrita che può essere smerciato con un certo successo solo quando fa caldo, ma non appena le temperature scendono e non seguono più la narrazione stabilita diventa assai poco credibile, quasi un sogno, un incubo o una bolla di sapone e deve essere per così dire ritirato temporaneamente dal mercato informativo per evitare che si fissi nella mente di sempre più persone un senso di disagio cognitivo, di incertezza e infine di aperto scetticismo.

Fatalmente questo finirà per accadere comunque, ma si spera che nel frattempo possano essere impostati i provvedimenti di rapina, di impoverimento e di controllo che hanno come pretesto il cosiddetto cambiamento climatico: poi si potrà tranquillamente dire “ci siamo sbagliati”.

Redazione

 

 

 

 

 

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