Altro giro, altra valanga di miliardi. E nessuno che chieda il perché.
CHI PAGA PER LE FOLLIE DI URSULA VON GUERRAIN E KAJA KALLAS?»
Enrico.toselli
Mentre l’Europa arranca tra inflazione e instabilità, a Bruxelles si gioca al Monopoli con soldi che nessuno ha. Von Guerrain e Kaja Kallas guidano il tavolo dei benefattori: 150 miliardi oggi, 650 domani, tutto per il bandito di Kiev. Unica voce fuori dal coro? Il solito Orban, troppo lucido per piacere ai colleghi euroentusiasti. Ma adesso, persino tra i più convinti, si insinua un pensiero eretico: e se alla fine fossimo noi a pagare il conto di questa grande follia collettiva?
Ma chi paga? Gli eurofolli si sono ritrovati a Bruxelles e, con l’eccezione del saggio ungherese Orban, hanno concordato sul progetto di versare altre immense somme di denaro al bandito di Kiev. Prima un fondo straordinario da 150 miliardi di euro, poi altri 650 miliardi in deroga dal patto di stabilità. Fa già schifo così, ma poi qualche dubbio ha iniziato a serpeggiare.
Perché i 650 miliardi saranno pure fuori dal patto di stabilità, ma i debiti devono comunque essere rimborsati, anche quando la regina dei pazzi concede ai cortigiani di indebitarsi. E qui nascono i problemi, a partire dai Paesi come l’Italia, già alle prese con un enorme debito. Poco importa se Ursula von Guerrain concede di indebitarsi ulteriormente, conta che gli interessi sul debito, quelli già in corso, impediscono all’Italia di crescere, di combattere la povertà, di fornire servizi adeguati.
Gli eurofolli vorrebbero che la sola Italia spendesse ogni anno 30 miliardi di euro in più per garantire alle Zelensky di proseguire una guerra perduta, sino all’ultimo ucraino. In cambio di nulla. Perché, mentre la pazza e le Erinni invocano la guerra, Trump deruba l’Ucraina, con il sostegno di Zelensky, di tutte le risorse minerarie possibili.
In cambio di un sostegno che finirà appena Cremlino e Casa Bianca si saranno messi d’accordo sulla spartizione non solo dell’Ucraina ma anche delle zone di influenza a livello globale.
Tanto agli eurofolli il dato di realtà non interessa. Non interessano i morti e neppure i poveri. Per loro esistono solo gli interessi dei mercanti di morte. E si spera sia una questione di follia e non di tangenti.

Agostino Venturini
24 Marzo 2025 a 11:28
Neanche il cane muove la coda per niente… Non sono pazzi cercano solo di sfruttare a proprio vantaggio la situazione finché sarà possibile.