”Rinegoziare un tasso di interesse
COME E QUANDO RINEGOZIARE UN TASSO DI INTERESSE
Rinegoziare un tasso di interesse significa richiedere alla banca una modifica del tasso di interesse applicato a un finanziamento. Rinegoziare è un termine tecnico che significa “ridiscutere un accordo”.
Si tratta di una procedura relativamente comune in ambito finanziario che viene richiesta dal debitore per ottenere condizioni economiche più favorevoli, spesso perché quelle concordate inizialmente si sono rivelate non facili da sostenere. Ma come e quando si rinegozia un tasso d’interesse?
Finanziamenti e tasso d’interesse
Gli interessi sono la voce di costo più rilevante di un prestito o di un mutuo e il loro ammontare dipende da tre fattori: importo del capitale ricevuto, tasso di interesse applicato (che può essere fisso o variabile) e durata del finanziamento.
Dal momento che il debitore sottoscrive un contratto che lo impegnerà per un certo periodo di tempo, è sempre opportuno fare adeguate valutazioni prima di richiedere un prestito verificando in primis la propria capacità di rimborso mensile.
Quindi, se hai necessità di aumentare la tua scorta di liquidità per affrontare spese impreviste oppure per effettuare alcuni acquisti importanti (automobile nuova, una vacanza esotica, rinnovo dell’arredamento ecc.), innanzitutto calcola il tuo finanziamento con un simulatore online, strumento che ti consente di verificare quello che sarà il tuo impegno finanziario per uno o più anni.
I simulatori online, infatti, una volta inserito il capitale che si intende richiedere e la durata del finanziamento, forniscono tutti i dettagli necessari: importo della rata, TAN, TAEG, interessi dovuti e altre spese.
La rinegoziazione del tasso di interesse
In alcune circostanze si verificano imprevisti che rendono difficoltoso il rimborso puntuale delle rate mensili. In questo caso il debitore ha a sua disposizione alcune possibilità: il cambio rata, il salto rata e la rinegoziazione del tasso di interesse.
Il cambio rata è una procedura che prevede la riduzione della rata del prestito e un allungamento della durata del finanziamento,
Un’altra opzione è il salto rata, procedura che consente al cliente di inserire una determinata rata alla fine del piano di rimborso senza dover sostenere costi aggiuntivi. Il ricorso al salto rata può essere chiesto per un numero limitato di volte.
Terza possibilità è la rinegoziazione del tasso d’interesse che consiste nel chiedere l’applicazione di un tasso di interesse più basso rispetto a quello concordato inizialmente, quando esso è diventato eccessivamente penalizzante. Questa procedura è più comune nel caso di mutui che nel caso di prestiti personali.
La rinegoziazione può essere fatta recandosi in filiale spiegandone le ragioni formalizzando la richiesta. Un’alternativa può essere quella di inviare una raccomandata A/R alla propria banca.
Va precisato che la banca non è tenuta ad accettare la rinegoziazione, ma potrebbe proporre un’alternativa, come per esempio quella di aprire un nuovo finanziamento a un tasso più favorevole per estinguere anticipatamente quello più oneroso.
Va infine precisato che nel caso dei mutui, la rinegoziazione può riguardare non soltanto il tasso di interesse, ma anche la durata o il tipo di mutuo (per esempio la variazione da tasso variabile a tasso fisso o viceversa); va inoltre ricordato che vi sono circostanze specifiche in cui la banca è obbligata ad accettare la rinegoziazione.