Le prime crepe nel sistema emergenziale iniziano a emergere

COMINCIANO A CADERE I BIRILLI DELLA PANDEMIA

Il Simplicissimus

Tra scandali, inchieste e ammissioni tardive, il velo sulle responsabilità politiche, economiche e sanitarie degli anni di emergenza inizia a sollevarsi. Una riflessione su ciò che resta dopo la tempesta, tra macerie sociali e lezioni ancora da apprendere.


Mancano ormai poche ore all’insediamento di Trump e della sua squadra di miliardari, ma già cominciano a cadere i birilli e a lacerarsi i veli che coprivano le oscenità di questi ultimi sei anni. L’imminenza dell’avvento di Robert F. Kennedy come tutore della salute con lo slogan Make America Healthy Again, ha avuto effetti insospettabili anche fino solo a qualche mese fa. Per esempio, la Food and Drug Administration statunitense ha approvato proprio ieri il divieto del “rosso 3” un additivo largamente usato negli alimenti e soprattutto in snack e merendine per migliorarne l’aspetto estetico. Si tratta dell’eritrosina che già da decenni è stata riconosciuta come sostanza potenzialmente cancerogena, tanto che essa è vietata nei cosmetici senza che però i tutori della salute abbiano avuto il coraggio di eliminarla dagli alimenti industriali: troppi legami con l’industria e non solo con Big Pharma. Anche con Big Magna evidentemente.

Ma la notizia più significativa – sarebbe stata clamorosa solo vent’anni fa – è che proprio in extremis il governo Usa, tramite l’Hhs, ovvero il dipartimento di Salute e servizi umani, ha radiato dall’albo l’EcoHealth Alliance e il suo corrotto ex presidente, il dottor Peter Daszak. Come è noto questa organizzazione apparentemente no profit, ma che ha preso molti milioni di soldi pubblici, è stata quella usata da Fauci per delocalizzare in Cina la cosiddetta ricerca sul guadagno di funzione, quattro mesi prima che l’amministrazione Obama la vietasse. Questa radiazione in sostanza accredita in maniera pressoché definitiva la tesi secondo cui il virus del covid fosse frutto di ricerche di laboratorio, tesi che peraltro Fauci ha tentato in ogni modo di cancellare per non essere personalmente coinvolto. Le e-mail saltate fuori nel 2020 hanno messo a nudo un meccanismo infernale: si è scoperto che la condanna da parte di 27 eminenti scienziati della sanità pubblica uscita su The Lancet e volta a tacitare le “teorie del complotto” sul fatto che il Covid non avesse un’origine naturale, era stata organizzata dagli stessi dipendenti di EcoHealth Alliance.

Tali mail ottenute tramite richieste di documenti pubblici in base al Freedom of Information Act, mostrano che il presidente dell’EcoHealth Alliance, Peter Daszak, ha redatto l’articolo del Lancet in maniera che non paresse provenire da una singola persona o organizzazione, ma come una lettera di scienziati di spicco. E Fauci da parte sua ha usato il suo potere in seno alla sanità e alla ricerca per bloccare qualsiasi obiezione all’assurda idea di pipistrelli e pangolini, come in seguito è stato costretto in sostanza ad ammettere, sia pure a mezza voce. Siccome la cosiddetta “ricerca di funzione” è un’assurdità totale, inventata per fornire una sorta di scudo etico alle ricerche per la guerra biologica, la domanda che si impone è se la fuga del Sars Cov 2 dal laboratorio di Wuhan sia stata accidentale o voluta e in questo caso da chi. Sempre che il virus non fosse già stato manipolato altrove e poi trasferito in Cina per continuare un esperimento che non era più possibile portare avanti in Usa. Ma su tutto questo è difficile che si abbiano risposte.

Certo è singolare che questa emersione di realtà avvenga durante l’avvento di un’amministrazione di miliardari, ma evidentemente il carico di bugie è ormai così pesante che non è più possibile reggerlo per intero: è fatale che qualche detrito finisca per uscire. In fondo bisogna salvare il sistema nel suo complesso e si può cominciare a scaricare, magari in maniera trasversale, qualche macigno.

Redazione

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Controllate anche

«CHI È IL PIÙ BUGIARDO?»

Questo articolo svela i meccanismi della disinformazione e i suoi protagonisti. …