Parlo per pochi, lo so
CONTRADDIZIONI ED ALTRE BAGATELLE
Parlo per pochi, lo so. Forse per nessuno, o, sempre forse, per una cerchia molto ristretta… senza, però, con questo volermi sentire, che so, elitario, aristocratico, o altre fregnacce consimili.
Comunque parlo, o meglio scrivo, per abitudine di annotare le cose che non mi quadrano…se vogliamo, di gettare uno spiraglio di luce sull’anello che non tiene…
Dunque, amici miei (ed è, chiaramente, modo di dire di comodo) cosa ci sarebbe di “destra”, o meglio ancora di “nazional-socialista” (se preferite questi termini) in queste milizie che combattono da parte ucraina?
Cosa tale da suscitare i vostri entusiasmi, da farvi battere più forte il petto, da agitarvi?
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Oh, certo… vediamo, a tratti, queste milizie con simbologie che richiamano le SS, le, discusse e discutibili, truppe scelte del Terzo Reich germanico, quelli di Hitler, per intenderci.
E vediamo, naturalmente, che la stampa ufficiale, quella totalmente allineata con la versione dominante, quando le vuole esaltare in funzione antirussa, ovvero praticamente sempre, cerca di non inquadrare certi simboli runici che le contraddistinguono…
E a voi questo basta. Anzi, con un sorrisetto di superiorità ben poco motivato, le guardate con passione. Come se fossero la riprova che la causa Ucraina è giusta, sacrosanta. Bella.
Ora, io sarò anche vecchio e cinico, ma in tutto questo non mi ritrovo affatto. Lasciamo perdere, al momento, ogni digressione sulla storia tedesca, ed europea, del secolo scorso. Che ci porterebbe lontano… e che, poi, con quello di cui stiamo parlando poco, anzi nulla ha a che fare.
E proviamo, per un momento, a guardare ai fatti con un certo… distacco.
Vorrei dire sine ira et studio. Ma mi rendo conto che sarebbe pretendere troppo.
Bene, in Ucraina vi sono reparti, soprattutto milizie, che inalberano orgogliosamente simbologie che erano, nell’ormai lontana II Guerra Mondiale, proprie delle Waffen SS. E questo a qualcuno entusiasma e ad altri repelle.
A me, sinceramente, lascia indifferente. Anzi, a tratti, suscita un sorriso ironico.
E ora vi spiego perché…
Molte, a quanto sembra milizie private (non saprei come definirle diversamente) che combattono in Ucraina, da parte Ucraina, inalberano simbologie che richiamano SS e nazional-socialismo. Bene… e con questo?
Personalmente ho preso da moltissimi anni l’abitudine di guardare non le insegne innalzate, ma chi le innalza. E a cosa, poi, servano quelle insegne.
E qui cominciano i problemi. Da tutti i punti di vista. Quello ucraino, quello russo e quello internazionale. Che è, poi, quello che dovrebbe in primo luogo interessarci. Perché è da questo che, a ricaduta, discende una valutazione complessiva di tutto il resto.
Ad usare certe simbologie, a richiamare le Waffen SS, sono prevalentemente dei mercenari. In buona fede? Non saprei dirlo, e, alla fin fine, non mi interessa neppure.
Quello che per me conta è lo scopo per cui si battono. O meglio, per cui fingono di battersi, visto che, a parte un paio di episodi, i nostri se ne stanno acquattati nelle retrovie. Ad esercitare pressione sulle stesse truppe regolari ucraine – che, ad essere sinceri, non sembrano altrettanto entusiaste – piuttosto che ad affrontare direttamente i russi.
Ora, simbolismi a parte, chi sono esattamente questi? E, soprattutto, di chi stanno facendo il gioco? L’immagine di Zelensky, sorridente che regge una bandiera con la runa, dovrebbe quanto meno, dare da pensare. Soprattutto alla luce del fatto che Zelensky ha sempre servito e continua a servire certi interessi finanziari internazionali. Situati, per inciso, ben oltre oceano.
Senza tener conto del fatto (secondario?) che il buon Zelensky proprio non è un esempio di Ariano, come sarebbe piaciuto ai vecchi comandi SS. Ma questo… lasciamolo pur perdere.
In ogni caso, però, è evidente che queste milizie che si fregiano di simbologie naziste, agiscono nell’interesse del capitale americano e/o internazionale. E che con il nazional-socialismo storico non hanno più nulla a che vedere. Nel male o nel bene.
Ora l’inghippo mi pare stia tutto qui. In questo voler a tutti i costi leggere il presente con lenti offuscate dal passato. Un passato, sinceramente, ormai remoto.
Ed avviene, va detto, da ambo le parti. Perché anche i russi inalberano le insegne della lotta contro un regime nazista, quello ucraino. Che, però, con il nazional-socialismo storico non ha più nulla a che vedere. Tranne qualche simbolismo e qualche ritualità residua. E di nessuno conto.
Orbene (permettetemi l’arcaismo linguistico) sarebbe ora di finirla. Da entrambe le parti. E di cominciare a guardare alla guerra in Ucraina per quello che è.
Ovvero per un episodio – non il primo, ma certo il più vistoso – del confronto/scontro tra un Occidente estremo, americano e, soprattutto, fatto di élite economiche internazionali, e un vicino Oriente poco disposto a continuare a subire questa egemonia.
Uno scontro duro. Durissimo. Ma che con nazismo ed altre carabattole del passato nulla ha a che vedere.
Senza voler prendere una posizione definita, quello che voglio far notare è come una guerra tutta moderna, totalmente determinata da interessi contemporanei, venga ammantata da simbolismi vecchi. Anzi, decisamente falsi e falsificanti. E questo da entrambe le parti.
Sarebbe ora di essere onesti. E di guardare alla realtà del conflitto in Ucraina per quello che è. Un episodio dell’attuale scontro fra Occidente e resto del mondo. Che nulla ha a che fare, nel bene e nel male, con il passato
Sarebbe ora… ma sembra che a tutti faccia più comodo rifugiarsi dietro a simbolismi passati. E ormai privi di ogni contenuto.
![Redazione Electo](https://www.inchiostronero.it/wp-content/uploads/2021/10/Schermata-2021-10-09-alle-15.53.32-300x69.png)