Sappiamo che ormai nulla ferma la menzogna e l’ipocrisia

CROCIERE, CLIMA E BUGIE


Sappiamo che ormai nulla ferma la menzogna e l’ipocrisia che corrono a briglia sciolta come cavalieri dell’Apocalisse nelle terre occidentali. E tuttavia non si può fare a meno di stupirsi ogni volta che ci imbattiamo in qualche pepita di verità che viene accanitamente ricacciata sotto il tappeto perché le persone non vedano le sbarre della gabbia in cui sono detenute. Per esempio, qualcuno vi ha mai detto di non andare in crociera? Credo proprio di no, anche in quei casi in cui i mostri del mare rischiano di uccidere i luoghi in cui sostano (Venezia ne è un esempio di scuola). Però tutti i poteri ci fanno segno col ditino indice quando usiamo l’auto perché notoriamente inquiniamo e collaboriamo a quel ballon d’essai che è il riscaldamento globale antropico(1). Ora succede invece che un nuovo studio commissionato dalla Federazione europea per i trasporti e l’ambiente ha rivelato che le emissioni tossiche di ossidi di zolfo di 63 navi da crociera appartenenti a Carnival Corporation erano superiori del 43% a quelle di tutti i veicoli con motore a combustione in Europa. Sebbene la Carnival sia la società più grande che ha incorporato molte altre grazie al ricatto finanziario, non è l’unica: mettendo tutto assieme ci troviamo di fronte al doppio dell’inquinamento prodotto dai veicoli di terra.

Le navi da crociera di una sola compagnia inquinano 10 volte più di tutte le auto in Europa

Ma non basta:  secondo lo studio, circa il 40% delle navi da crociera nel portafoglio ordini dei cantieri navali globali adottano motori  GNL dual-fuel che possono usare sia diesel che gas e questo pone altri problemi perché se funzionano col gas  queste navi causeranno meno inquinamento atmosferico, ma quando vanno a diesel causano l’emissione di molto più metano rispetto ai normali motori che vanno solo a gasolio e dunque sono più “pericolose” dal punto di vista climatico, Lo studio conclude che “Le compagnie di crociera dovrebbero interrompere gli investimenti in navi alimentate a GNL e dare la priorità alle tecnologie a emissioni zero, come le celle a combustibile a idrogeno, le batterie e l’energia eolica”.  Si tratta di consigli assurdi semplicemente perché le tecnologie per fare queste cose non sono ancora state messe a punto in generale e men che meno per questi ordini di grandezza. ci vorranno decenni per risolvere i problemi. Tanto vale dire che occorre ritornare alla navigazione a vela che dopotutto è il modo certamente migliore di sfruttare il vento. Ma così niente crociere.

Per quanto riguarda i porti, i più inquinati dalle navi da crociera sono quelli di Barcellona e Palma de Mallorca. Nella poco invidiabile classifica spiccano gli scali di Venezia, dove da anni è attivo il comitato No Grandi Navi, e Civitavecchia.

 

 

 

 

 

 

 

 

A questo punto sarebbe lecito domandarsi perché l’Ue mette ostacoli alle auto e non invece alle navi da crociera che sono molto più inquinanti? Forse perché i singoli cittadini che guidano le proprie auto non contano un cazzo e possono essere bullizzati facilmente mentre le società come la Carnival sono dentro il circuito finanziario e partecipano alla cupola di potere che ci tiene in cattività?  O magari perché possono pagare una politica corrotta fino all’osso? O forse perché la stessa industria europea dell’auto è in procinto di scomparire grazie agli altri prezzi dell’energia che la stanno mettendo fuori mercato? Di certo sappiamo che dietro queste campagne climatiche c’è solo il “fumus narrationis”. Per toccare con mano ciò che voglio dire vi mostro due immagini tratte dalle previsioni del tempo tedesche. La prima risale al 21 giungo 2017 ovvero nell’era ante Greta:

Come potete vedere l’immagine è di colore verde, tipico della normalità e le temperature sono su una media di 3o gradi collocandosi così oltre la media stagionale anche se di poco. La seconda immagine si riverisce invece a cinque anni dopo al 26 giugno 2022:

Qui invece è tutto colorato di rosso, a segnalare che si tratta di un’ondata di caldo, ma andando a vedere le temperature esse sono significativamente minori rispetto a cinque anni prima. Tuttavia, chi se lo ricorda e che può rivelare il trucco narrativo? Possono tranquillamente maramaldeggiare sulla scarsa memoria dei cittadini e dunque sul loro futuro.

Redazione

 

 

 

 

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