Neppure la guerra basta più per spingere gli italiani a seguire i TG

CROLLANO GLI ASCOLTI DEI TG. LA DISINFORMAZIONE

AL SERVIZIO DEI SOLITI NOTI NON INTERESSA P


Neppure la guerra basta più per spingere gli italiani a seguire i TG. Il disastro dei quotidiani cartacei, senza più lettori, si trasferisce alla TV, senza più ascoltatori. Il confronto tra le ultime settimane e lo stesso periodo del 2022 è imbarazzante: il Tg1 resta quello più visto, ma perde oltre 400mila ascoltatori. Il Tg5 festeggia perché ne perde “solo” poco più di 200mila. Ma il crollo è generale con l’eccezione del TG de La 7 che supera il Tg2.

Forse proprio la pessima situazione del Tg2 serve per spiegare la fuga dalla disinformazione televisiva (e da quella cartacea). Perché i telegiornalisti del secondo canale RAI sono inferociti con Pino Insegno il cui fallimentare programma non farebbe da traino al Tg2. Dunque, ci si è ormai rassegnati all’idea che gli italiani non seguono un TG o l’altro a seconda della qualità dei giornalisti e dei servizi. Macché, arrivano su quel canale per vedere programmi spazzatura di intrattenimento e, già che ci sono, restano a sorbirsi le notizie con lo stesso entusiasmo con cui prendono una purga.

Zelensky chitarrista quando era ancora povero

 

O, con il televisore acceso, approfittano del TG per andare in bagno, per preparare la cena, per controllare i compiti dei figli.

D’altronde è difficile dar loro torto. La disinformazione omogeneizzata non può attrarre, e infatti non attrae. Le stesse parole d’ordine sui canali RAI e su quelli Mediaset. Il pietismo a senso unico. Le menzogne sulla guerra in Ucraina. La falsificazione sull’antisemitismo degli arabi che sono semiti come gli israeliani. Le menzogne sull’economia. Le menzogne sulla situazione internazionale. Le marchette su cantanti amici, su attori amici, su registi amici, su scrittori amici.

Perché seguire i TG, allora? L’informazione di servizio si è trasformata in informazione al servizio di qualcuno che non è il telespettatore.

Ma sino a quando gli investitori pubblicitari non se ne accorgono, va bene così…

Andrea Marcigliano
Ala.de.granha

 

 

Carica ulteriori articoli correlati
Carica altro Ala de Granha
Carica altro ATTUALITÀ

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Controllate anche

«GENITORI A SCUOLA: TUTTI POTENZIALI INFLUENCER MA FRUSTRATI»

Libertà è partecipazione …