Ogni guerra americana finisce per estendere il mercato delle droghe

DALL’UCRAINA AI GHETTI OCCIDENTALI, LA DROGA DELLA GUERRA


Ogni guerra americana finisce per estendere il mercato delle droghe e trasformarlo visto che i valorosi fantaccini americani hanno bisogno di tirarsi su con qualcosa di forte e molti di loro mettono in piedi lucrose filiere di stupefacenti finendo per infettare l’intero mondo.  Tuttavia in una guerra per procura come quella in Ucraina è giusto che ci sia un’introduzione di droga per procura:  come riferito già un anno fa gli Usa avevano ampie scorte di Captagon, (1)chiamato “droga della Jihad”  perché veniva fornito ai terroristi islamici come un aiutino alla loro imprese: questa droga è stata trovata nelle case di numerosi attentatori, compresi quelli della strage di Parigi, mentre i Curdi ne hanno rinvenuto grandi  quantità nelle tasche dei seguaci dell’Isis, notoriamente riforniti dagli Usa. Questa sostanza era stata creata nel 1961 in Germania e poi passata in Usa dove ne venne studiato l’uso militare tanto che dal 2011 venne prodotto dalla Nato in un laboratorio in Bulgaria. In seguito, sono state sintetizzate droghe più specifiche e meno spacca cervello per cui di Captagon ne sono rimaste riserve consistenti oltre alle quantità prodotte in Medio Oriente visto che ormai la formula girava.  Così quando le cose sono cominciate ad andar male in Ucraina, si è ricorso alla distribuzione massiccia di Captagon che fa sentire poco la fatica, toglie la fame, tiene svegli per giorni e conferisce uno stato di eccitazione, di esaltazione e di onnipotenza che permette ai soldati di andare all’attacco anche se sanno di andare incontro alla morte. E ovviamente distrugge il cervello. I russi ne hanno trovate grandi quantità dovunque siano arrivati.

Adesso si sta notando un aumento vertiginoso dell’uso di  questa droga sia in Usa che in Europa e Medio oriente che già circolava, ma che adesso sembra aver accelerato la sua penetrazione facendo temere che possa ripetere l’exploit del fentanil e sostituire gli oppioidi che sono stati al vertice dei consumi per un quindicennio abbondante, per poi lasciare spazio agli stimolanti come le metanfetamine: essendo stato prodotto e concepito per supportare gli uomini in guerra questa sostanza è ancora più efficace, ma soprattutto è anche abbastanza economica da produrre e in un periodo di crisi come questo può benissimo prendere il posto di altri stupefacenti più costosi e affermarsi come  “cocaina dei poveri” visto che costa 3 dollari a pillola. Stando agli esperti è molto probabile che la sostanza impiegata nella guerra ucraina per mettere ancora più in difficoltà la Russia, lanciandole contro truppe psicologicamente alterate, finirà per rivolgersi contro la società americana e occidentale, nelle quali l’uso di droghe sintetiche è ormai diffusissimo e nelle quali l’irrompere di sostanze a basso costo potrebbe provocare un disastro. Chi la fa l’aspetti.

Redazione

 

 

 

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Il Captagon e le altre droghe usate in guerra per togliere la paura

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