Beh… avrei preferito non parlarne

DARE I NUMERI


Beh… avrei preferito non parlarne. Perché la cosa in sé è talmente stupida da non meritare commento. Tuttavia, dovendo fare un articolo al giorno, e temendo di stancare con Putin, cuochi ed altro, ho pensato che qualcosa di più… leggero, potesse tornare utile. E così… parliamo di numeri.

La notizia è ben nota, ormai. Il Ministro degli Interni, Piantedosi, ha emanato una circolare che proibisce tassativamente ai giocatori di calcio di scendere in campo con la maglia numero 88. La ragione? Tale numero verrebbe utilizzato da gruppi neo-nazisti. Ed avrebbe il significato occulto (?) di Heil Hitler!

Piantedosi vieta la maglia numero 88 nel calcio: «Dichiariamo guerra all’antisemitismo»

 

 

 

 

 

 

 

Meraviglioso! Il ministro del Governo Meloni, che qualcuno si ostina a considerare il più a destra della storia e che i sinistri accusano di cripto-fascismo ad ogni piè sospinto, prende un provvedimento assolutamente inedito. E inaspettato. Spiazza tutti… soprattutto gli avversari politici.

Me la vedo la Schlein… con l’usuale espressione stordita. O il buon Bonaccini. E persino quel maestro di metafore strampalate del Bersani…

“Orpo! Noi mai ci avevamo pensato! Ci ha battuto sul tempo… non vale… siamo noi gli antifascisti…”

Monica Cirinnà e Nicola Zingaretti a Piazza Grande

 

Ma naturalmente il Piantedosi tira dritto. Ignorando, con classe, le, spesso pesanti, ironie del web. Quanto alla delusione dei nostalgici che, pure, hanno votato Meloni & co… beh, se ne faranno una ragione. Hanno votato il governo più goffamente antifascista di ogni tempo. E comunque possono trovare un qualche lenimento ai lori dolori inneggiando al Battaglione Azov(1). Quello non solo è concesso… è obbligatorio, da che il/la leader ha abbracciato e promesso eterno amore a Zelensky. E poi Chicco Mentana certifica che quelli dell’Azov sono buoni, e che Bandera(2) era una sorta di Madre Teresa di Calcutta… quindi tutto a posto.

BATTAGLIONE AZOV

 

 

 

 

 

 

 

Però questa idiosincrasia per i numeri meriterebbe maggiore continuità.

Perché non vietare il 77? Nella Smorfia napoletana vale “le gambe delle donne”. Esempio di bieco maschilismo e sessismo. Oltre che offesa alla teoria Gender. Proibendolo si riuscirebbe a superare la Boldrini. Mica un risultato da poco…

Anche l’8 poi andrebbe cassato. Vale “La Madonna”. E potrebbe risultare offensivo per i seguaci di altre religioni… nonché, soprattutto, per i fanatici del laicismo. Più bigotti delle vecchie beghine col rosario sempre in mano.

E che dire del 21 “la donna nuda”? Via, via… molestie sessuali, stalking…

E via il 25, “Il Natale” festa non inclusiva… non parliamo del 28 “le zizze”, del 33 “gli anni di Cristo”, il 65 “le due zitelle”. A meno che non le si rinomini come la “nuova coppia LGBT”.

Si potrà probabilmente tenere il 26. Il culo. E credo sia inutile spiegare il perché…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Naturalmente, caro direttore, sto celiando. Niente di serio, una mattinata un po’ così…

Questo è un governo di destra. Di estrema destra. E sta cambiando radicalmente le cose in tutta Italia. Come desideravamo e ci aspettavamo da tempo.

La prova? Hanno appena nominato il generale Figliuolo Commissario all’Emergenza…

Che volete di più?

Adele Piazza
Andrea Marcigliano

 

 

 

 

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