Dunque anche l’ennesimo viaggio di Meloni rischia di trasformarsi in un nulla cosmico

Tayyip Erdogan Presidente della Turchia

DOPO AVER INCONTRATO MELONI, ERDOGAN SPIEGA

CHE È FINITA LA FIDUCIA NELL’OCCIDENTE


“Non c’è più fiducia nei Paesi Occidentali e nelle istituzioni internazionali che hanno fallito l’esame sulla questione Gaza”. Le nuove dichiarazioni del leader turco Erdogan rappresentano, indubbiamente, la miglior valutazione sul risultato della visita compiuta in Turchia da Giorgia Meloni. Post hoc non propter hoc, certo. E, magari (magari!), lady Garbatella avrà ottenuto qualche promessa su un maggior controllo turco delle partenze dei migranti dalla Tripolitania. Ma le aspettative erano ben altre.

Sono tutti complici di questo macellaio

In una intervista all’Adnkronos, l’ambasciatore Carlo Marsili – a lungo rappresentante dell’Italia ad Ankara – aveva indicato alcuni temi da affrontare assolutamente nell’incontro tra Meloni ed Erdogan. A partire, ovviamente, dal massacro dei palestinesi a Gaza. Risultato? L’Italia manderà le navi nel Mar Rosso per colpire gli Houthi che difendono i palestinesi. Come inizio di un nuovo rapporto con la Turchia non c’è male. È vero che le dichiarazioni infuocate di Erdogan contro Israele e il macellaio Netanyahu sono, appunto, solo parole, visto che i traffici commerciali non si sono mai interrotti. Però anche le parole, a volte, possono servire nei rapporti diplomatici.

Altro punto di discussione, secondo i consigli dell’ambasciatore Marsili, era la guerra in Ucraina. Italia e Turchia sono entrambe nella Nato, dunque il confronto si presentava più facile. Benché Erdogan abbia più volte mediato tra le parti in conflitto mentre Meloni si limitava ad un ruolo di portavoce di Biden. Anche in questo caso, comunque, potevano bastare alcune parole in più da parte italiana. Sempre pronta a condannare Putin per ogni vittima civile ucraina, ma rigorosamente muta di fronte al massacro di una trentina di civili russi provocati dal bombardamento ucraino su un mercato.

Zelensky & Meloni I NO PAX

Ma, come per i palestinesi a Gaza, anche per i civili russi il governo di Roma non riesce a commuoversi.

Dunque anche l’ennesimo viaggio di Meloni rischia di trasformarsi in un nulla cosmico. Perché servirebbe l’intelligenza dell’umiltà, servirebbe ascoltare chi – come in questo caso l’ambasciatore – conosce i problemi internazionali un po’ meglio rispetto a famigli e famigliari di lady Garbatella. Ma ad umiltà, al governo, non sono messi benissimo.

Così Erdogan può esprimersi sulla mancanza di fiducia nei confronti dell’Occidente. Magari non ne è neppure convinto, ma sa interpretare un sentimento che cresce tra i popoli arabi, mettendo a rischio le rispettive leadership. E cresce tra tutti i popoli del Sud globale. Anche se al circolo della Garbatella non se ne accorgono.

Andrea Marcigliano
Augusto Grandi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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