”Dunque, ad Ankara dovranno cominciare a stare molto attenti
ED ORA I GUERRAFONDAI USA CHIEDONO
DI ESPELLERE LA TURCHIA DALLA NATO
Poteva mancare un nuovo intervento di John Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale degli Usa, per complicare la situazione internazionale? Certo che no. Bolton è l’uomo impegnato ad organizzare colpi di stato in giro per il mondo, con l’obiettivo di assicurarsi nuovi maggiordomi pronti a tutelare gli interessi di Washington. Ed ora nel mirino del guerrafondaio per eccellenza, nemico di ogni multilateralismo, è entrato Erdogan. Ed è entrata la Turchia, da espellere dalla Nato a causa della politica di Ankara nei confronti di Mosca.
Perché, per il falco statunitense rapidamente eliminato dall’entourage di Trump, con la Russia non bisogna dialogare. E con gli Stati Uniti non bisogna discutere ma solo ubbidire. Bolton, tra l’altro, è stato un fautore della guerra contro l’Irak basata su false prove di inesistenti armi chimiche, e poi sostenitore dei cambiamenti di governi in Siria, in Libia, in Iran, in Corea del Nord. Non è che gli sia andata molto bene. Ma non ha rinunciato alle sue trame portatrici di morti ovunque nel mondo.
«Dunque, ad Ankara dovranno cominciare a stare molto attenti. Perché il copione è sempre lo stesso, in ogni Paese sotto attacco da parte degli yankee. Si genera una crisi economica, si soffia sul malcontento, si organizzano manifestazioni di protesta, si cerca in ogni modo di provocare una reazione dei governi legittimi, si predispone l’indignazione internazionale contro la repressione, si investe sulla disinformazione di comodo e si spera che proteste e indignazione portino alla caduta di chi si ribella all’egemonia statunitense.
Bolton ha fallito in Siria e Corea del Nord. Ed in Libia ha provocato un disastro colossale. Ora gli Usa stanno riprovando con l’Iran e la Turchia diventa un elemento chiave in questa offensiva dell’imperialismo. Perché Istambul diventerà, nell’arco di un anno, il principale hub energetico di tutta l’area. Una sorta di immenso supermercato del gas dove acquistare senza assurde distinzioni sulle bandiere dei fornitori. E questo infastidisce gli Usa che vendono all’Europa a prezzi assurdi il gas liquefatto statunitense, mettendo fuori mercato le industrie europee che pagano il gas quattro volte tanto rispetto alle aziende nordamericane.
Se l’Europa deve essere una colonia americana, come vogliono gli atlantisti, non può acquistare l’energia a prezzi competitivi. Perché l’Europa non deve far concorrenza agli Usa. Dunque, bisogna colpire la Turchia che si ostina a fare da cerniera tra Europa ed Asia.
La partita è solo all’inizio, ma il messaggio ad Erdogan è stato chiaro. Come l’invito a partecipare ai vertici Nato rivolto ai Paesi scandinavi che non possono entrare nell’alleanza per il veto di Ankara.