Ma quanto è bello il pensiero unico obbligatorio!
ED ORA LE GRANDI AZIENDE USA SCOPRONO LA QUALITÀ
E CANCELLANO IL POLITICAMENTE CORRETTO
Ma quanto è bello il pensiero unico obbligatorio! Così inclusivo, così woke, così anti discriminatorio. Così tradizionale, così antico, così superato. Se gli statunitensi conoscessero il francese, direbbero che l’entusiasmo è durato l’espace d’un matin. Sic transit gloria mundi, anche se qui, di glorioso, c’è ben poco.
Perché, in realtà, sono ancora molte le aziende statunitensi che si stanno affacciando al sistema Dei (Diversità, equità, inclusione) che comporta l’assunzione di personale appartenente a varie minoranze etniche o sessuali, l’imposizione di regole di comportamento e linguaggio, la promozione basata sul rispetto di questi stessi parametri. Che portano anche l’azienda a scalare le classifiche compilate da autentiche polizie del pensiero.
Però, mentre i ritardatari si approcciano sempre più lentamente a queste pratiche da Grande fratello, le aziende d’avanguardia hanno già deciso che il gioco è durato anche troppo a lungo ed è stato un gioco brutto e fallimentare.
D’ora in poi, hanno deciso, le persone verranno assunte sulla base delle capacità e competenze, non per avere una corretta percentuale per ogni razza o etnia. E le carriere saranno basate sui risultati del proprio lavoro, non per garantire ai vertici la presenza di un numero adeguato di preferenze sessuali. Certo, si rischia di ritrovarsi con un dirigente bianco ed eterosessuale, che mangia carne rossa e beve vino. Son cose brutte, è vero. Ma se fa crescere l’azienda, aumenta l’occupazione ed alza la retribuzione dei dipendenti è preferibile ad un* dirigent* che rappresenta la minoranza da favorire nei mesi dispari, che è fluid*, ossessionat* dal linguaggio dei dipendenti e che fa crollare il fatturato con inevitabile licenziamento dei lavoratori.
Ovviamente la polizia del pensiero è insorta contro le aziende che hanno abbandonato il percorso virtuoso solo per rilanciare l’attività affossata dalle idiozie del pensiero unico obbligatorio. Hanno strillato, minacciato, perso.
Ed ora le donne che fanno carriera sono consapevoli di essere apprezzate per la qualità del lavoro. E che nessuno bada al loro colore della pelle o a chi si ritrovano accanto nel letto. Perché nessun imprenditore intelligente escluderebbe mai una persona sulla base del sesso o del colore della pelle se la ritenesse utile alla crescita dell’azienda.