Per la barba del profeta
EMIRATI BRITANNICI UNITI
di Il Simplicissimus
Per la barba del profeta: nel 2024 Muhammad è diventato il nome più popolare per i bambini maschi nel Regno Unito e questo non tiene conto delle altre grafie dello stesso nome. Ma non solo, perché due dei nomi maschili in più rapida crescita sono di origine araba: Ayman, aumentato del 47%, e Hasan del 43%. Anche tra le ragazze i nomi arabi hanno registrato una crescita significativa, con Aizal e la sua variante Ayzal in crescita rispettivamente del 479% e del 183%. Mentre Inaya, che in arabo significa “cura” o “protezione”, è aumentato del 48%.Tutto questo non è poi così sorprendente, considerando che nel 2023 circa un terzo (31,8%) delle nascite in Inghilterra e Galles erano di madri non nate nel Regno Unito .
Ci possiamo consolare con il fatto che Luca, nella sua versione italiana, è al settimo posto, stracciando le versioni inglesi Luke o Lukas, mentre Isabella è al decimo. Certo per un popolo di anglofili compulsivi come il nostro che ama trasformare i propri nomi con diminutivi con la “y” finale, questo deve suonare stravagante. Eppure uno dei massini pensatori dell’evo moderno, Leibniz scrisse “Come la Grecia conquistata conquistò il selvaggio vincitore e le arti portò nel Lazio agreste, così l’Italia, conquistata da Francesi e Tedeschi, conquistò a sua volta Francia e Germania e portò la dolcezza di una vita migliore”.
Però torniamo a bomba, la crescita tumultuosa di nomi di origine esotica in Gran Bretagna e il fatto che nessuna famiglia straniera attribuisce ai propri figli un nome britannico, denuncia chiaramente che la rapidità estrema e artificiale del fenomeno immigratorio rappresenta il fallimento di quell’integrazione che viene favoleggiata. Personalmente non ho alcun interesse verso le cosiddette guerre di civiltà e dei corollari di ostilità che ne sono il connotato, ma qui siamo di fronte a una caduta di civiltà: storicamente la diffusione di nomi di altre aree culturali avviene lentamente a testimonianza dei tempi lunghi di reali fusioni e integrazioni. Per esempio, la diffusione di nomi di origine germanica in Italia cominciarono a diffondersi solo dopo quattro cinque secoli dalla fine dell’impero. Processi di appena vent’anni indicano piuttosto una coabitazione forzata e artatamente creata, più per distruggere che per avvicinare.