Dialoghi sempre più frequenti tra genitori italiani

FIGLI IN FUGA ALL’ESTERO. DENATALITÀ INEVITABILE


“…E i tuoi figli?”. “Il ragazzo lavora a Parigi, la sorella ha un contratto a Shanghai. Ed i tuoi?”. “Uno a New York e l’altra a Milano ma ha un’offerta a Dubai”.

Dialoghi sempre più frequenti tra genitori italiani. Ed in fondo rappresentano la migliore risposta a tutta la fastidiosa retorica sulla denatalità. È vero che “i figli non sono tuoi; sono i figli e le figlie della vita stessa”. È vero che i genitori sono archi destinati a scoccare le frecce che se ne andranno nel vento.

Ogni anno 100 mila giovani ‘fuggono’ all’estero. Mai così tantiIstat: aumenta la fuga degli italiani all’estero, +4,5%

Ma aver distrutto il senso di appartenenza famigliare, aver reciso le radici, aver confuso il patriarcato con la prevaricazione e la violenza non ha aiutato a rafforzare la volontà di creare una famiglia, di mettere al mondo figli, di affrontare sacrifici ed ancora sacrifici con la consapevolezza che, queste frecce in volo per il mondo, appena sarà necessario piazzeranno i genitori in qualche Rsa a basso costo e, nella migliore delle ipotesi, li andranno a trovare a Natale ma non tutti gli anni.

D’altronde il politicamente corretto ha stabilito che bisogna essere cittadini del mondo. Conoscendo una sola lingua, l’inglese, e biascicando qualche parola della lingua materna. Poche centinaia di termini in italiano, nel caso della Penisola, perché tanto non è indispensabile conoscere la cultura passata di un Paese che non vuole avere un futuro.

I vecchi paesi, dove restano solo i vecchi a morire, saranno consegnati a genti di passaggio, per brevi soggiorni in attesa di approdare in città con luci, lustrini e stipendi decenti. Perché le genti nuove saranno comunque composte da altri cittadini del mondo che se ne fregano di usi, costumi, tradizioni, pietre e monumenti.

Il Rinascimento? Una attrattiva per i turisti. E nulla di più. Sino a quando i turisti del futuro non cercheranno neanche più le vestigia del passato poiché il passato sarà stato cancellato. Come le fiabe che non piacciono a Cortellesi. Come le rovine romane che ricordano l’imperialismo, come il Rinascimento che celebra i potenti di allora. I cittadini del mondo dovranno celebrare solo gli amministratori delegati delle multinazionali.

Ma di fronte a questo scenario che anche i politici stanno disegnando, gli stessi politici invitano a fare più figli. A creare famiglie con lavori precari e salari da mille euro al mese. E con la prospettiva di una vecchiaia nelle Rsa per poter dare i figli non alla patria ma alla multinazionale.

Andrea Marcigliano
Enrico Toselli

 

 

 

 

 

 

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