Il nuovo anno è iniziato con la ribellione generale contro il divieto dei botti di San Silvestro

FINITA L’ORA DI LIBERTÀ, SI TORNA FELICI IN CELLA.

SPERANDO NELL’EMERGENZA CLIMA DOPO IL COVID

Il nuovo anno è iniziato con la ribellione generale contro il divieto dei botti di San Silvestro. Una genialata del regime. Ma non in senso ironico. Si è posto un divieto con la speranza che venisse ignorato per concedere ai sudditi l’illusione di essere liberi.

«Che figata! Abbiamo fatto la rivoluzione dei botti!».


Bene, bravi, ed ora tutti a cuccia e in fila davanti alle farmacie per il tampone d’ordinanza.

In fondo il gregge italico è questo che vuole. Dieci minuti all’anno di finta libertà per poi riconsegnare al regime il proprio cervello. Non che sia una grande perdita, considerando ormai il livello cerebrale. Di cuore neanche a parlarne. Il vero problema sarà cosa inventarsi dopo, quando anche i pagliacci che si autodefiniscono “scienziati” scoppieranno a ridere ogni volta che cercheranno di suscitare nuovo terrore. Ma il problema non è del regime, è dei sudditi. Che avranno bisogno di un nuovo alibi per non pensare, per non reagire, per restare sul divano.

Indubbiamente un nuovo virus sarebbe la manna dal cielo per Big Pharma. Ma anche tra gli oligarchi la torta deve essere spartita. Dunque, ci si potrebbe affidare ad una emergenza climatica. Che giustificherebbe la transizione ecologica spinta. Si aumentano a dismisura le tariffe energetiche, rendendo i sudditi sempre più poveri e, di conseguenza, senza la possibilità di incontrarsi in vacanza, al ristorante o anche solo al bar. Spostamenti solo per lavorare e solo con mezzi pubblici. Freddo nelle case ed alimentazione da cambiare per consumare meno gas o elettricità (vietatissimo l’utilizzo di legna e camini). Comprare vermi già bolliti sarà più ecologico rispetto alla preparazione del ragù.(P.I.)

Invece del trio Lescano dei virologi ci ritroveremo in tv gli stessi “scienziati” vestiti da ambientalisti che ordineranno di restare in casa per difendere la Terra per sé e per gli altri. Di non fare sforzi per non consumare troppo ossigeno. Di ridurre il cibo, permettendo alle aziende di ridurre il salario. Tanto, se non si mangia, se non ci si diverte, se non ci si sposta, a cosa servono i soldi?

Bisogna essere più parchi, più responsabili. Ce lo chiede Greta, ce lo chiede l’Europa. I chierici dell’informazione intervisteranno i sudditi più ubbidienti, felici della nuova reclusione:

«Non utilizzare più l’auto privata ha ridotto gli incidenti automobilistici! Evviva!».

Caricatura di Greta Thunberg

E verranno silenziate le residue proteste di ristoratori senza più clienti, di albergatori senza più turisti. Egoisti che, per il proprio interesse privato, avrebbero voluto mettere a rischio il futuro del Pianeta.

Certo, non accadrà subito, non accadrà quest’anno. Ma bisogna prepararsi. Perché il Covid non può durare per sempre e bisogna essere pronti con l’alternativa. Lasciando ai sudditi la libertà di festeggiare uno scudetto e di sparare i botti a Capodanno. Poi tutti in cella, terrorizzati e felici.

Augusto Grandi

 

 

Fonte: Electomagazine

 

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