L’arte del bel canto è morta, e l’Inno di Mameli con lei

FRANCAMENTE È MEGLIO GOFFREDO MAMELI

Ala.de.granha

Un tempo terra di Pavarotti e della Callas, oggi spettatrice inerme di un massacro musicale: l’Inno di Mameli ha trovato la sua peggiore nemica. E gli italiani, loro malgrado, hanno dovuto ascoltarla. Il tricolore sventola a mezz’asta e le orecchie degli italiani invocano pietà.


L’Italia non più del bel canto ma dell’autotune (strumento democratico, secondo l’imperdibile guru Jovanotti) ha una nuova eroina: Francamente. No, non è un avverbio bensì il nome d’arte – va beh, di arte ce n’è poca – di una sedicente cantante in cerca di visibilità. E che, dal basso della sua carriera e competenza, ha stroncato l’inno di Mameli e pure il tricolore: non sono inclusivi.

 

Goffredo Mameli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

D’altronde il povero Mameli, genovese morto a Roma a 21 anni nella difesa della città insorta contro il Papa, non immaginava che sarebbe arrivata una ragazzotta più vecchia di lui a rimproverarlo per aver scritto di “fratelli d’Italia” senza aggiungere sorelle, transgender e variazioni sul tema. E poi è chiaro che si tratta di un inno di parte, guerresco. Tra elmi e di Scipio e coorti pronte alla morte. Certo, c’è di peggio. Basti pensare alla Canzone del Piave, con il fiume che mormora: “Non passa lo straniero”.

Quanto alla bandiera, è evidente che deve essere sostituita da quella arcobaleno.

Un po’ scontata, l’eroina Francamente. Che forse, però, tanto eroica non è. Quando è stata invitata a cantare l’inno italiano alla finale della Coppa Italia femminile di pallavolo (complimenti agli organizzatori per la grande idea.), non ha ovviamente rifiutato. Pecunia non olet, anche se sapere il latino è un po’ fascista. Però ha pensato di cantarlo modificandolo, rendendolo inclusivo. E cosa ha fatto? Niente, ovviamente, poteva essere troppo rischioso. Perché il coraggio non si compra su Amazon.

Così ci dobbiamo tenere Mameli, morto per gli ideali in cui credeva. Francamente una bella differenza.

Redazione Electo
Ala.de.granha

 

 

 

La Redazione si è rifiutata di inserire le immagini della ragazza che ha avuto questa folle idea.

 

 

2 Commenti

  1. Alfio Guacci

    14 Febbraio 2025 a 16:49

    Vi leggo sempre con estremo piacere, penso da circa due anni. Condivido pensieri, idee, ragionamenti, processi logici di una persona normale. O meglio …. che una persona normale, comune, con un minimo di buon senso, dovrebbe avere. Eppure, tristemente, circa il 30% della popolazione, forse anche il 40 (sinistra in generale) segue e supporta le follie, il woke, il politicamente corretto, il buonismo ed inclusione a tutti i costi, il servilismo e globalismo sfrenato. Ripeto: triste. Talvolta ti senti come ad Alamo …. circondato. Ma si tiene duro. Sempre. Anche se, per rimanere in tema, francamente (lei compresa), hanno rotto le gonadi. Grazie per i Vostri numerosi articoli. Una boccata di aria fresca nello smog quotidiano di tv e pennivendoli penosi e squallidi. Una vigorosa stretta di mano.

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