”“nessun paese temperato diventerà inabitabile”. (Bill Gates)
GATES FA MARCIA INDIETRO SUL CLIMA:
LA NARRAZIONE NON FUNZIONA
Evidentemente qualcosa non sta funzionando nella narrazione climatica della catastrofe: la resistenza delle persone a provvedimenti che ritengono assurdi, ma anche la sempre più chiara evidenza dell’impossibilità di raggiungere Net Zero oltre che la totale vacuità dell’obiettivo, stanno facendo fare un passo indietro ad alcune pedine multinazionali che in un primo tempo hanno appoggiato la narrazione. È significativo che questo passo indietro sia stato fatto anche da una delle maggiori prefiche del catastrofismo ovvero da quel Bill Gates che era arrivato addirittura a immaginare di formare nubi artificiali di sodio per fermare l’irradiazione solare.
Sarà che gli astrofisici hanno lanciato l’allarme su una lunga e profonda diminuzione di irraggiamento solare da qui al 2050 per cui le nubi di sodio(1) Bill rischia di sucarsele da solo, sarà che sta diventando palese che non ci sono le tecnologie e le risorse per ridurre a zero le emissioni di Co2, (2)sarà che non c’è la minima evidenza scientifica sul ruolo catastrofico dell’anidride carbonica, sarà che cominciano a venire fuori le manipolazioni di dati, sarà che la gente rimane scettica nonostante la gigantesca e pervasiva campagna che va avanti da anni e che ha arruolato persino una “vergine sacra” da buttare come archetipo dentro le nelle menti confuse. Sarà quel che sarà, ma Bill ha fatto marcia indietro sulle profezie sul “clima catastrofico”: nel 2021, aveva messo in guardia sulle conseguenze apocalittiche se il mondo non avesse raggiunto zero emissioni nette di carbonio entro il 2050 e ci ha scritto o meglio ha fatto scrivere un libro “de paura”: “Come evitare un disastro climatico” – che ha contribuito a distruggere – (3), ma giovedì scorso in un incontro organizzato dal New York Times ha fatto un’improvvisa inversione di rotta sulla sua narrativa e ora si aspetta che “nessun paese temperato diventerà inabitabile”.
Naturalmente non ha ammesso la totale artificialità di questa campagna i cui fini sono completamente eterogenei rispetto al tema e ha cercato di scaricare le responsabilità sulla gente: “Se provi a usare la forza bruta sul clima, troverai persone che diranno: ‘Mi piace il clima ma non voglio sostenere quel costo e ridurre il mio standard di vita.” Tuttavia, ha anche respinto la necessità di piantare alberi per salvare il pianeta, chiedendosi: “Siamo scienziati o siamo idioti? Chi vogliamo essere?” Dal momento Bill di certo non è uno scienziato, ma un uomo d’affari ecco che abbiamo almeno una conclusione. Gli ultimi commenti di Gates sono in netta opposizione rispetto to a quelli di pochi anni fa, quando avvertì Chris Wallace, conduttore di “Fox News Sunday”: “Con la migrazione che abbiamo visto fuori dalla Siria a causa della guerra civile, che dipendeva in qualche modo dalle condizioni meteorologiche, avremo una migrazione 10 volte superiore perché le aree equatoriali diventeranno invivibili”.
È meraviglioso come questo cretino digitale riesca a condensare in poche righe una massa enorme di bugie, dalla falsa guerra civile in Siria, preparata da Cia e servizi francesi, alle migrazioni per il caldo che guarda caso aveva colpito solo il territorio siriano: caro Bill da quando non fate più il bello e cattivo tempo in Medio Oriente il clima evidentemente è migliorato, così che i siriani che non vedono più le loro colture devastate e possono mangiare. Se poi smetteste di rubargli il petrolio come ignobili banditi potrebbero tutti tornare a casa. Sì una vera merda d’uomo, ma anche una specie di bussola per vedere a che punto stanno le cazzate: è significativo che questa marcia indietro arriva quando la Ad di BlackRock Larry Fink ha abbandonato il termine “ESG” (ambiente, società e governance) e il sostengo alle relative operazioni : la ‘ bolla verde ‘ sta implodendo e gli investimenti calano a vista d’occhio anche per la palese dimostrazione dell’impossibilità di realizzare le favole raccontate. Così il vecchio Bill ha compreso che la mera propaganda non funziona più e si sta riposizionando dopo essere stato una delle punte di diamante della narrazione. Ma lui è così: anche sui vaccini di cui è stato il principale sponsor planetario alla fine è stato costretto ad ammettere che non erano servirti a nulla, salvo approfittare del fallimento per dire che si deve stringere ancora di più la tirannia sanitaria. La verità è che si tratta di un personaggino inconsistente come gran parte del resto dei suoi colleghi miliardari. E sarebbe anche l’ora di tirare la catena.
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