La geografia di Netanyahu 

GEOECONOMIA CRIMINALE

di Salvio D’Acunto


Poiché la stampa occidentale (e quella italiana in particolare) continua a discutere del conflitto in Medio Oriente in termini di categorie morali (aggressore/aggredito, il diritto di difendersi, il valore della democrazia e cazzate analoghe), giustamente Netanyahu gli ha fatto il disegnino.

«Cari amici occidentali, io sto lavorando per conto degli Stati Uniti, anche se voi fate finta di non saperlo. La vedete quella zona nera? Quello è il corridoio da dove passano le merci che vanno dall’Oriente in Europa (e viceversa). Se lo lasciamo al controllo degli amici di Russia e Cina, abbiamo due possibilità: o la globalizzazione la chiudiamo qui, o da questo momento in avanti la governerà la Cina. Se invece lo controlliamo noi, i cinesi per vendere le loro merci in Europa e Africa devono andare per mare, attraversare gli stretti, e quindi chiedere il favore alla flotta statunitense. E così gli Usa possono assicurarsi altri 20/30 anni di controllo dell’economia mondiale (e di sfruttamento della rendita del dollaro). Voi cosa preferite?».

Se c’è gente che non capisce neanche con il disegnino, allora non c’è speranza.

Salvio D’Acunto

Tratto da: https://t.me/lafionda/5291

 

 

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