La standing ovation riservata a un vecchio nazista da parte del Parlamento canadese ha fatto il giro del mondo

Richard Walther Darrè e Adolf Hitler

GLI EUNAZISTI


La standing ovation riservata a un vecchio nazista da parte del Parlamento canadese ha fatto il giro del mondo, ma probabilmente viene considerato dai più un incidente, la stronzata di un governo di burattini. Invece il Canada così come gli Usa accolsero moltissimi ex nazisti, oltre ovviamente agli scienziati del Terzo Reich mentre nella stessa Europa la struttura di potere degli stati fascisti rimase praticamente intatta, salvo per i gerarchi più in vista. In realtà la versione della Seconda guerra mondiale che ci è stata ficcata nella testa non ha molto senso: i fascismi in Europa furono foraggiati dall’impero anglosassone in funzione anticomunista e la vera guerra fu combattuta contro l’Urss per interposta Germania. Quindi non c’è per nulla da stupirsi se oggi, con la guerra in Ucraina, tutto questo sottofondo della storia esca fuori con tutti i suoi miasmi. Lo stesso potere europeo non è certo così distante da questo momento infame della storia che spunta fuori inesorabilmente anche se viene coperto da tutta la retorica e dalle vuote geremiadi sui valori che la Ue esprimerebbe. Ci sarebbe da ridere se non fosse da piangere.

La stessa presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ben nota incompetente in qualsiasi campo che non sia quello criminale, rappresenta quasi alla perfezione il perpetuarsi tra le generazioni di una concezione autocratica e nazista della politica e della storia. Nata Albrecht e figlia di Ernst. un importante burocrate europeo, uno dei leader della Cdu, ex governatore della Bassa Sassonia, titolare di un’infinita serie di incarichi ad alto livello a Bruxelles nonché apertamente favorevole a “un’autocrazia, a un governo di pochi che saranno in grado di creare un ordine migliore rispetto al governo del popolo”In fondo si tratta proprio del caposaldo della politica oligarchica di Bruxelles. Ma Chi erano questi Albrecht? Una famiglia che nell’Ottocento riuscì a monopolizzare il commercio del cotone che arrivata tutto nel porto di Brema, famiglia dunque molto in vista in Germania di cui esiste ampia documentazione, salvo che per nel periodo tra il 1936 e il 1945, nel quale sembra essere scomparsa. Per evitare domande scomode sulla provenienza del loro potere e del loro denaro e su cosa hanno fatto per guadagnarseli, gli Albrecht, come tanti altri, si accontentano di far finta che il regime nazista semplicemente non sia mai esistito. Poiché non avremo mai risposte, tanto vale seguire le piste che portano attraverso una serie tutto alla cancelleria di Berlino quando vi abitava il signor Hitler.

Darré con l’uniforme delle SS durante un discorso.

Come era arrivato Ernst Albrecht ad avere tanto peso politico? Possiamo guardare al primo incarico di Ernst in politica, con la Commissione Europea del Carbone e dell’Acciaio sotto la direzione di un altro aristocratico, Hans von der Groeben. Costui durante la guerra lavorò come vice presso il Ministero dell’Agricoltura del Reich sotto il comando di Richard Walther Darré uno dei caporioni nazisti più fanatici, tanto che Heinrich Himmler lo selezionò come capo dell’Ufficio per la razza. Darré (che strige la mano a Hitler nell’immagine di apertura) fu uno dei principali ideologi del partito e unì i compiti degli uffici agricoli e di quelli razziali per gettare le basi per il Generalplan Ost, (1)il piano nazista volto a sterminare l’intera razza slava e colonizzare l’Europa orientale. Darré fu l’architetto delle politiche agrarie naziste “sangue e suolo” (2)e cercò di creare una nuova aristocrazia “ariana” proprietaria della terra. Insieme al suo vice, von der Groeben attuò il cosiddetto Piano della Fame per nutrire il Reich a scapito dei territori conquistati. Milioni di schiavi lavoravano con razioni di fame, costretti a inviare ogni boccone di cibo al Reich dove sarebbe stato utilizzato per sostenere letteralmente la macchina nazista che li opprimeva. Nel 1944 furono richiesti dall’URSS più di 15 milioni di tonnellate di generi alimentari, e ciò portò alla morte intenzionale per fame di oltre 10 milioni di persone. Che poi furono attribuiti a Stalin.

Insomma, chi ha introdotto il padre della von der Leyen ai vertici dei meccanismi europei è stato il vice di questo personaggio che oltretutto era amico personale di Mengele: la politica dei vaccini “sperimentali” del capo della commissione europea, sembra derivare da questa palude. Salvo che Mengele non ci faceva la cresta. Scherzo, ma non troppo. Ed è importante sapere che Darré fece solo qualche anno di carcere, uscì nel 1950 giusto in tempo per brigare e mettere in corsa il suo ex vice per la direzione della Ceca, (Comunità del Carbone e dell’acciaio), fondata nel ’51 che fu il primo nucleo dell’Europa unita. Tutto questo fu possibile grazie ai buoni uffici di Allen Dulles, (quello che creò la CIA) (3)responsabile della politica estera americana, che non era certo preoccupato dai crimini del regime nazista tanto che nel 1940 andava sostenendo un’alleanza con la Germania di Hitler.

Ora nella posizione di vice, Ernst Albrecht ha assunto lo stesso ruolo che aveva avuto il suo capo negli anni Quaranta, questa volta con “blut und boden” sostituito da “valori europei”. Sebbene Ernst Albrecht fosse di qualche anno troppo giovane per essere lui stesso un nazista, nel corso della sua lunga carriera politica manifestò molto chiaramente le sue simpatie. Ernst era un elitario pieno di disprezzo per la gente comune e voleva realizzare quello che considerava il governo dell’élite in Germania in contrapposizione al governo della folla “priva di perspicacia”. Dato che non perdeva mai l’occasione di venerare il Terzo Reich e i suoi assassini, è molto chiaro chi Ernst considerasse l’élite. Durante il suo periodo come leader del governo dell’Unione Cristiano-Democratica nello stato tedesco della Bassa Sassonia, Ernst corteggiò con successo i membri del neonazista Deutsche Reichspartei (DRP) nelle fila della CDU. Il DRP praticava quello che era noto come hitlerismo esoterico , una bizzarra varietà di neonazismo che afferma che Hitler è la reincarnazione letterale del dio indù Vishnu e che gli “ariani” del nazismo sono gli stessi ariani che un tempo abitavano nell’antica India.

Come si vede siamo al massimo della follia. Si potrebbe aggiungere che quando fu ministro della giustizia in Bassa Sassonia il padre della von del Leyen, assunse un giurista di nome Hans Puvogel, anche lui fanatico nazista che poi alla fine venne smascherato. Addirittura i due furono coinvolti in una storiaccia agghiacciante: il tentativo di far evadere da un carcere una quindici di militanti neonazisti. Il sistema politico fu costretto a coprire Albrecht a fare apparire il fatto come opera della Rote Aemee Fraktion.

Potrei continuare a lungo a descrive l’ambiente culturale in cui si è formata la von der Leyen che nel suo albero genealogico ha anche una famiglia di negrieri americani, e – diciamolo chiaramente. Senza il quale non sarebbe al posto che occupa e per il quale non ha le minime capacità né morali né intellettuali. Quando venne candidata dalla Merkel a capo della commissione Europea molti si stupirono perché oltre ad avere la fama di aver rubato quando era stata ministra della Difesa era comunemente considerata una cretina integrale. Ma evidentemente la Nato aveva bisogno di qualcuno che non fosse in grado di pensare, ma come dire avesse mangiato pane e nazismo negli anni della sua formazione, cosa che probabilmente lei non ha nemmeno l’intelligenza e la cultura per capirlo. Occorreva insomma qualcuno che non avesse remore nel provocare la strage degli ucraini e fosse in grado di sacrificare qualsiasi cosa a questo scopo.

Ad ogni modo tutto questo mi serve per dire che le manifestazioni di nazismo in occidente sono tutt’altro che episodiche derivano da una cultura sotterranea che è comunque collegata alla supremazia razziale, sia nella sua forma tedesca che in quella britannica che in quella americana. E che di fatto continua ad operare dietro la facciata.

Redazione

 

 

 

 

Approfondimenti del Blog

L’occupazione nazista in Ucraina

(1)

 

 

 

 

 

 

(2)

 

 

Descrizione

«Un nuovo Eden». Così Adolf Hitler, nel luglio del 1941, descriveva lo stato dell’Europa dopo la prevista vittoria nazista: un continente ripulito da tutti gli individui razzialmente indesiderabili e unificato politicamente ed economicamente, un continente in cui le merci avrebbero viaggiato senza limiti, ma le persone (quelle vive, almeno) sarebbero state segregate. Questa futura condizione fu l’oggetto di una meticolosa pianificazione da parte delle SS ed esitò nel Generalplan Ost, il progetto nazista per la nuova Europa. Questa sinistra visione non nacque dal nulla; si alimentò nelle credenze della destra tedesca pre-nazista, legata ai miti esoterici della purezza del sangue e del ritorno alle radici razziali del popolo ariano. La prima generazione di nazisti, formatasi in quegli ambienti, portò quei temi all’interno del movimento nazionalsocialista e delle SS in particolare per la creazione di un nuovo Rinascimento europeo, colonizzare i territori che appartenevano di diritto a quel sangue; fino a che, nelle seconde generazioni di nazisti, quest’idea divenne pura tecnica di dominio dello spazio: il Generalplan Ost.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Controllate anche

«Giacomo Leopardi – Operette morali ed Intelligenza Artificiale”

Leopardi, poeta dell’infinito e del dolore umano, incontrerebbe oggi l’intelligenza artifi…