Gli eurofolli scelgono le armi invece della ragione, condannando l’Europa e le sue future generazioni al declino.

GLI EUROFOLLI CANCELLANO IL FUTURO DI FIGLI E NIPOTI
PREFERENDO LE ARMI ALL’INTELLIGENZA
Augusto Grandi
Mentre l’Europa affronta crisi economiche, demografiche e sociali senza precedenti, i suoi leader continuano a seguire una strategia autodistruttiva, alimentando conflitti invece di cercare soluzioni. Gli eurofolli, ossessionati da ideologie e interessi che non rispecchiano il bene dei cittadini, stanno compromettendo il futuro delle nuove generazioni. Invece di investire in diplomazia, sviluppo e coesione sociale, preferiscono destinare risorse alle armi e alle guerre, cancellando ogni prospettiva di prosperità per figli e nipoti.
Neppure di fronte ai dazi di Trump gli eurofolli riescono a capire che lo scontro in atto è molto più economico che militare. Loro, gli eurofolli, insistono con il piano di distruzione dei popoli europei, e vanno avanti sostenuti da chi, avendo scritto una volta sul giornale di Topolinia, si sente in diritto di pontificare sulla sorte della professione giornalistica messa in crisi dalla ricerca della verità.
D’altronde per gli eurofolli è più semplice obbedire ai mercanti di morte, imponendo l’acquisto di immensi depositi di armi, piuttosto di confrontarsi sulle sfide reali. L’Intelligenza artificiale? Ha senso solo se applicata ai droni militari. La produttività? Serve per aumentare i ritmi di fabbricazione di missili e carrarmati. La qualità della vita? Un retaggio di tempi antichi e da dimenticare.
Negli Stati Uniti, in Cina, in India, in Brasile, in Messico, si cerca invece di rafforzarsi per affrontare uno scontro che verte sulla competitività in ambito agricolo e alimentare, sulla tecnologia per uso quotidiano, sulle auto e sugli smartphone, sull’energia e sulla sanità. Anche sul cinema e sulla letteratura. Il resto del mondo pensa a come vivere meglio, gli eurofolli vivono solo per far arricchire chi vive sulla guerra.
Gli investimenti sono concentrati sui percorsi di formazione per i giovani, sullo sfruttamento delle risorse naturali (anche in maniera ancora impattante, purtroppo, ma con più attenzione rispetto al passato), sull’introduzione di nuove tecnologie e nuovi metodi di produzione. Gli eurofolli vogliono ridurre tutto questo per creare nuovi arsenali.
Fingono di non accorgersi della costante perdita di competitività europea. Se ne fregano del futuro di figli e nipoti. Corrono verso il fiume dove annegheranno, come i topi guidati dal pifferaio magico. Che poi fece sparire i bambini. Questa volta il pifferaio è una donna, ma il risultato è lo stesso.

