L’epilogo della crisi. Il vergognoso voltafaccia di Di Maio, schierato con il Pd per un “Piano di restaurazione politica” dimostra anche ai più tonti, quali siano i veri registi della politica: “Le oligarchie e i potentati finanziari” .

Il governo dei “morti viventi”

Ancora una volta l’epilogo della crisi del governo giallo verde conferma le peggiori previsioni fatte a suo tempo sulla reale funzione del Movimento dei 5 Stelle: un movimento che doveva imbrigliare la protesta contro la casta politica ed utilizzarla in funzione di una restaurazione dei governi neoliberisti e filo europeisti in Italia.
Il vergognoso voltafaccia di Di Maio e soci che si sono schierati con il PD per un piano di restaurazione politica, dimostra anche ai più tonti quali siano i veri registi della politica in Italia come altrove: le oligarchie di Bruxelles e i potentati finanziari. 
Le premesse c’erano state tutte con i 5 Stelle, che una volta si proclamavano contro i regolamenti della UE e contro le politiche di austerità e oggi si schierano con il PD che è la massima espressione di coloro che vogliono portare l’Italia sotto il giogo delle politiche neoliberiste e consegnare ogni sovranità nelle mani alle oligarchie di Bruxelles e di Francoforte.
Il partito di Bibbiano si è preso la sua rivincita sui populisti e finti sovranisti: Zingaretti, Renzi, Del Rio e soci hanno preso il pallino in mano e lo stanno consegnado alla regia di Prodi, l’uomo che ha portato l’Italia nell’euro e che ha liquidato il patrimonio delle aziende pubbliche (IRI), permettendo i grandi profitti delle banche e delle multinazionali estere.
Il prossimo passo sarà aprire l’Italia all’invasione africana e fare della penisola un campo profughi con mano d’opera di basso costo a disposizione delle mafie e dellle grandi multinazionali. L’ex presidente Napolitano potrà brindare per la sua rivincita assieme a Prodi e gli altri “morti viventi” fatti risuscitare da Di Maio e Grillo.

Le influenze internazionali

Zingaretti e Di Maio.

Mentre tutti i riflettori sono puntati sulle trattative per la costituzione di un nuovo governo, PD 5 Stelle, quello che veramente è accaduto dietro il finto palcoscenico della crisi di governo non è stato dichiarato nè tanto meno spiegato dai media ufficiali.
Il contesto da considerare è quello di essersi trovata l’Italia nel mezzo di una guerra commerciale fra USA e Cina dove la posizione italiana è quella di un alleato strategico di Washington e della NATO che ospita basi e strutture di primaria importanza per gli USA.
Ricordiamo che l’Italia è stato il primo paese della UE a firmare il memorandum con la Cina e per questo motivo il governo giallo verde è stato attaccato dall’Amministrazione USA. Allo stesso tempo l’Italia è l’unico paese che si oppone al cartello finanziario europeo che fa capo all’asse di Aquisgrana (sottoscritto fra Germania e Francia) che viene considerato antagonista dall’Amministrazione USA.
L’uomo che ha condotto le trattative con l’Amministrazione USA è stato Giorgetti che si era recato negli USA, prima della crisi, per placare il nervosismo americano sulla posizione italiana e rassicurare gli americani.
Qualche cosa non ha funzionato e i 5 Stelle hanno votato per la Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea, il personaggio delle aristocrazie finanziarie gradito alla Merkel ed ai circoli finanziari della Germania che sono in polemica con l’Amministrazione USA.
Questo è stato, come tutto sembra indicare, il motivo scatenante della decisione di Salvini di staccare la spina al governo, probabilmente su imput da oltre oceano. Una decisione apparsa quanto meno incauta se non autolesionista.

Salvini nella crisi del governo

Tuttavia Matteo Salvini non è uno stupido e, se questa decisione è stata presa su imput esterno, avrebbe il dovere di rivelarlo.

Così si procede, come in un film dell’orrore, a risuscitare i “morti viventi” della politica italiana con la complicità di tutto l’apparato dei media, dei magistrati, delle burocrazie di stato che fin dall’inizio osteggiavano l’attività di un governo che, con tutte le sue contraddizioni, sembrava superare i vecchi schemi della sinistra/destra che da sempre hanno imbrigliato la politica italiana.
Questo il motivo della fine anticipata di un esperimento che procurava fastidio ai potentati occulti che dirigono le cose della politica in questo paese.

 

Luciano Lago

Per gentile concessione:  

Fonte: Accademia Nuova Italia

 

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Un commento

  1. Francesca Rita Rombolà

    3 Settembre 2019 a 11:07

    Altro che governo dei morti viventi… nemmeno più un paragone del genere riesce ad essere azzeccato. Forse governo del vuoto, o governo de calata dei barbari sull’Italia. Ma nemmeno tali paragoni reggono più. Impossibile trovare una qualche definizione che ne colga l’essenza profonda. Le parole stesse forse non servono più.

    rispondere

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