Mentre l’Europa si lancia in una corsa al riarmo da 800 miliardi, e si prepara anche a uno scontro commerciale con gli Stati Uniti. 

GUERRA ECONOMICA? L’EUROPA NON HA CHANCE SE RUBA 800 MILIARDI PER LE ARMI

Ala.de.granha

Il testo riflette sulla ripetizione della storia, affermando che spesso si manifesta prima come tragedia e poi come farsa. Si fa riferimento all’Asse, che perse la Seconda guerra mondiale duplicando i fronti di conflitto con l’Unione Sovietica e le forze occidentali. Oggi, un gruppo di leader europei, definiti “eurofolli” e guidati da Ursula von der Leyen, sembra intenzionato a ripetere questo errore, progettando di sottrarre 800 miliardi di euro ai popoli europei per finanziare una corsa agli armamenti considerata sia solitaria che suicida. Nel contempo, François Bayrou, primo ministro francese, lancia un avviso sull’imminente necessità di prepararsi a una guerra commerciale contro gli Stati Uniti, sollevando interrogativi su come l’Europa possa affrontare questa sfida con un’economia già sofferente.


Va bene che la storia si ripete, prima come tragedia e poi come farsa. Ma imparare qualcosa non farebbe male. L’Asse ha perso la Seconda guerra mondiale quando ha raddoppiato il fronte, scontrandosi con l’Unione Sovietica oltre che con gli occidentali. Ed ora gli eurofolli, guidati da Ursula von Guerrain, vogliono rubare 800 miliardi ai popoli europei per una corsa solitaria e suicida agli armamenti mentre François Bayrou, primo ministro francese, invita l’Europa a prepararsi ad una guerra commerciale contro gli Stati Uniti.

Guerra commerciale tra Europa e Stati Uniti

È evidente che Bayrou è dotato di quei neuroni che scarseggiano in Macron e che non sono stati programmati in Ursula. Anche perché la guerra commerciale l’ha già dichiarata Trump contro l’Europa, dunque occorre solo prenderne atto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Però il Vecchio Continente non è in grado di fronteggiare, contemporaneamente, i due avversari: quello reale, Trump, che combatte attraverso l’economia; e quello immaginario, Putin, che non ha nessuna voglia di invadere l’Europa perché sa benissimo di non essere in grado di farlo. Né ora né mai.

Ma rubare i soldi alle famiglie per acquistare armi, inutili, è più facile rispetto all’alternativa che comporterebbe la necessità di investire in settori economicamente strategici, in qualità, in formazione, in crescita del potere d’acquisto delle famiglie e, di conseguenza, del rafforzamento del mercato domestico.

 

 

 

 

 

 

Nel primo caso è sufficiente far felici i mercanti di morte, ovunque si trovino. Nel secondo, oltre a puntare sull’intelligenza interna, sarebbe indispensabile creare una rete di rapporti internazionali con i Paesi che possono fornire le materie prime indispensabile e di cui l’Europa è priva o carente.

Peccato che la politica estera europea e dei singoli stati sia affidata a politici che rappresentano il peggio del peggio. Incompetenti, incapaci, del tutto inadeguati e controproducenti.

Dunque, l’appello di Bayrou rischia di essere totalmente inascoltato. E gli 800 miliardi rubati agli europei serviranno per scavare la fossa al Vecchio Continente.

Redazione Electo
Ala.de.granha

 

 

 

 

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