Guerra! Guerra!… dunque

GUERRA! GUERRA!


Mi sembra sentirlo risonare, potente, il Coro dei Druidi. Dalla “Norma” del Bellini.

A intonarlo, i cannoni anti-aerei della “Caio Duilio”, l’incrociatore italiano in missione nel Mar Rosso. Che, stando alle Agenzie, sta abbattendo ogni giorno i droni degli Houthi, scagliati contro le navi commerciali che si dirigono a Suez. E, facile dedurlo, contro la flotta europea che le protegge. E contro quella anglo-americana – due missioni distinte, ma sinergiche – che attaccano e bombardano le basi dei “ribelli” yemeniti.

Crosetto militare in mimetica

Guerra! Guerra!… dunque. E mi immagino il Ministro Crosetto come corifeo. Per altro, avrebbe anche il fisico di ruolo…

Certo, vi è un altro Ministro, quelli degli Esteri, Tajani, che si affanna a spiegare come la nostra, nel Mar Rosso, non sia missione di guerra, ma di pace.

È una fola vecchia, però, cui non crede ormai più nessuno.

La fiaba degli “Italiani brava gente”. Che non fanno la guerra, ma portano le caramelle ai bambini. La raccontiamo da troppo tempo. Berlusconi quando mandò i nostri aerei nella II Guerra del Golfo. D’Alema (e Mattarella) mentre i nostri aerei bombardavano Belgrado. E, come disse il Massimo, anche i nostri interessi.

Nassiriya non fu solo una tragedia. Ma una vera e propria doccia fredda. Gli altri, non ci vedevano più come brava gente. Ma come nemici e invasori. E, come tali, cercavano di colpirci.

Ora possiamo fare tutti i distinguo che vogliamo. Esercitarci nei sofismi barocchi, dei quali siamo, riconosciuti, maestri. Possiamo mentire, anche a noi stessi.

Ma la verità è una ed una sola.

Siamo in guerra con gli Huothi. Sulle ragioni si possono avere remore e posizioni differenti. Ma la realtà non cambia.

Siamo in guerra con gli Houthi. E loro lo hanno detto chiaro e tondo. Siamo “nemici”. E come tali ci tratteranno.

E gli Houthi sono una forza armata di oltre 300.000 uomini. In crescente aumento. Ben armata e ancora meglio organizzata. Non proprio bruscolini.

Smettiamola con le finzioni. Smettiamo di prenderci un giro da soli.

E prendiamone atto.

Andrea Marcigliano
Andrea Marcigliano

 

 

 

 

 

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