Non ce la può fare

HOLLYWOOD PREPARA UN COLOSSAL SULLA VITA EROICA DI MELONI:

DALLA LOTTA AL NAZISMO SINO ALLA CONQUISTA DI MOSCA


Non ce la può fare. Nemmeno dopo che i suoi amici israeliani hanno iniziato a bombardare i cristiani in Libano, Giorgia Meloni è riuscita a condannare le stragi di Netanyahu. È più forte di lei: “Israele ha diritto di difendersi”. E per questo stermina i bambini palestinesi e libanesi per evitare che, in futuro, possano diventare terroristi che scrivono frasi offensive sui muri. E stermina le donne per evitare che mettano al mondo bambini che, chissà perché, odiano gli sterminatori israeliani.

Elena Basile: “Lo sterminio di Gaza e il silenzio del Presidente Mattarella”

 

 

 

 

 

 

In fondo, Giorgia, lo fa per il bene dell’umanità. Per evitare di intasare i tribunali italiani con i processi per le iniziative di nostra signora delle querele. Per evitare tensioni in futuro. Se elimini un paio di popoli dalla faccia della terra – forse 5 o 6 è preferibile – Israele può stare più al sicuro. Si chiama prevenzione. L’ha detto anche l’amico Netanyahu. Non possiamo aspettare che ci attacchino, li ammazziamo prima ancora che ci pensino e tutto va per il meglio. – Ha fatto suo il principio prometeico “colui che pensa prima” f.d.b.-

La Meloni con Netanyahu. La Storia le renderà conto di questo abbraccio. “… «e il macellaio mani di seta finì le munizioni…» “Parlando del naufragio del London Valour” Fabrizio De Andrè.

 

 

 

 

 

 

 

 

Continuando così, ad Hollywood realizzeranno anche un film sulla storia personale di Giorgia. Per premiarla per la fedeltà a Washington e Tel Aviv. D’altronde se lo meriterebbe. Non si può abiurare quotidianamente e non venire premiati. Non ci si può far sbaciucchiare da nonno Biden e non aver diritto ad un film che mostri la nostra eroina nazionale mentre sconfigge i nazisti, una contro 100 come in ogni film di guerra yankee, e poi scrive la costituzione più bella del mondo. E, grazie al filtro magico della giovinezza, si intrufola tra le pozzanghere neofasciste (Giuli dixit) per sconfiggere il male e guidare le truppe rinsavite sino alla conquista di Mosca, sino alla disfatta di Pechino, sino alla totale distruzione di Teheran.

Redazione Electo
Augusto Grandi

 

La ritirata di Napoleone da Mosca, Adolph Northen XIX secolo.

 

 

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