L’Italia si accosta alla flottiglia americana e inglese

La fregata Margottini

I PRIGIONIERI DEL MAR ROSSO


Molti si preoccupano per l’invio di navi militari in appoggio alla flottiglia americana e inglese messa assieme contro gli Houthi e soprattutto si inquietano per il fatto che la missione preveda anche di poter far fuoco con i missiletti che ci rimangono contro le dune del deserto, surrogando le navi americane che vanno a rifornirsi di armi. Eh, sì cari amici se si accetta di andare alla guerra poi non si può dire, ma noi non spariamo, che è davvero l’ultima illusione. Forse bisognava cominciare a preoccuparsi anni fa di tenere il Paese fuori dalle guerre perché adesso è un po’ troppo tardi e del resto le nostre forze armate non hanno altro scopo se non riempire le casse delle industrie belliche americane o di quelle italiane che poi passano consistenti “riconoscimenti” alla politica e fungere da mero appoggio alle forze che occupano il nostro Paese, militarmente e presidiano mentalmente ogni idea che non sia prefritta.

Bab el-Mandeb Un punto di strozzatura strategico

Comunque è del tutto evidente che la missione contro lo Yemen pur essendo moralmente disgustosa, non ha altro scopo di far sapere al mondo che l’America c’è ancora anche se lancia missili quasi a casaccio: sparo ergo sum. Dunque, la possibilità di essere trascinati in una guerra con gli Houthi è abbastanza remota anche se non si può escludere che qualche razzo colpisca una nostra unità. La cosa invece deludente di tutto questo sta nel fatto che all’inizio della missione nel Mar Rosso, Italia, Spagna e Francia si erano defilate dall’intervento facendo pensare che ciò potesse essere un sintomo, sia pure minimo di una possibile ricerca di autonomia dell’Europa mediterranea. Ma tutto è ben presto rientrato perché Washington ha bisogno di coinvolgere il più alto numero possibile di Paesi dentro il suo immondo caos per simulare un ampio consenso e

maggiordomi al servizio di Washington

dissimulare la propria palese solitudine. Insomma basta che gli Usa aggrottino il sopracciglio che subito l’Europa o i singoli Paesi si prostrino di fronte a sua maestà e abbandonino qualsiasi velleità.

Trovo che sia abbastanza inutile preoccuparsi di essere trascinati in una guerra se siamo già come prigionieri di Zenda, privati di qualsiasi sovranità e in preda ai veleni dei neocon.

Redazione

 

 

 

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