Effetto annuncio

I SALDI FINISCONO CON UN CROLLO DELLE VENDITE:

È IL MIRACOLO ECONOMICO ITALIANO…


Effetto annuncio. Una pratica di cui abusano i giornali, ma anche i politici, gli imprenditori, i commercianti. Si sparano titoli ad effetto, accompagnati da annunci roboanti che, nelle speranze, dovrebbero trasformare le promesse in realtà. Peccato che non capiti praticamente mai. Qualcuno si ricorda gli annunci, all’inizio di gennaio, relativi al via al periodo dei saldi? Grande ottimismo, tutti sicuri di grandi affari, di una corsa sfrenata per infiniti acquisti. Le famiglie – assicuravano i TG – non aspettavano altro.

Beh, non è andata così. Secondo Confesercenti Torino la flessione è stata del 15/20%. E gli scontrini, dopo i primi giorni, si sono attestati abbondantemente sotto i 100 euro di media. Dunque, nettamente al di sotto di quanto dichiarato nella fase dell’effetto annuncio.

Ovviamente c’è un colpevole: il cambiamento climatico. Non è che manchino i soldi nelle famiglie. No, manca il freddo. Ed ora che è arrivata la neve, i saldi sono finiti. Però scatta subito il nuovo annuncio: crollano gli ordinativi per l’abbigliamento dei prossimi mesi. Secondo la logica precedente, quindi, avremo una primavera caldissima e un’estate gelida. Perché le vendite non dipendono dal potere d’acquisto delle famiglie.

Peccato che, a forza di far concorrenza a Meteo.it, il commercio sia finito in profonda crisi. Una nuova apertura ogni 4 chiusure nel settore dell’abbigliamento subalpino. Ma appena ritornano le mezze stagioni i problemi si risolvono da soli.

Andrea Marcigliano
Ala.de.granha

 

 

 

 

 

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