”Lo stretto legame tra l’economia e il poker è da sempre conosciuto
IL LIBERO MERCATO COME AL
TAVOLO VERDE
L’economia ed il poker sembrano di due ambiti molto distanti tra loro. All’apparenza sembra difficile trovare dei punti di contatto tra la materia che influenza quotidianamente le nostre vite e quelle dei Paesi in cui viviamo e un gioco di carte, ma in realtà approfondendo la questione si può tranquillamente affermare che questi due mondi hanno in comune molto più di quanto si pensi.
In particolare, si ritrovano diverse analogie nella psicologia che caratterizza le scelte sia in economia sia nel poker. Il modo di pensare dei giocatori è molto simile a quello degli economisti, quando questi si trovano a fare decisioni importanti che possono avere un forte impatto per un’azienda o per una intera nazione.
Proprio per questo, negli ultimi anni si è pensato di utilizzare i modelli che vengono usati in economia anche nel poker, per mettere a disposizione dei giocatori nuovi strumenti ed aiutarli a migliorare il proprio stile di gioco. D’altronde i consigli per i tornei di poker sono sempre bene accetti, soprattutto quando si tratta di studi scientifici a cui hanno contribuito anche dei premi Nobel.
La teoria dei giochi e John Nash
Come si può prevedere l’impatto di una fusione tra due compagnie sui prezzi pagati dai consumatori in un determinato mercato? Come fanno le grandi aziende del tech e di altri settori ad aggiudicarsi spazi pubblicitari, frequenze televisive o altri asset strategici? Per rispondere a queste domande gli esperti si avvalgono di modelli di comportamento per le aziende che utilizzano la cosiddetta “teoria dei giochi”.
La “game theory” è sostanzialmente lo studio delle situazioni in cui le migliori decisioni tra le alternative possibili dipendono dalle scelte fatte da altri. Ad esempio, nel calcio un rigorista può scegliere se mandare la palla a destra, a sinistra o al centro a seconda della direzione in cui pensa che il portiere si tufferà. Le situazioni economiche spesso hanno le stesse caratteristiche. Un’azienda che deve scegliere i prezzi dei suoi prodotti potrebbe tenere in considerazione i prezzi dei concorrenti e posizionarsi leggermente al di sotto.

La teoria dei giochi analizza queste situazioni utilizzando un concetto chiamato “equilibrio di Nash”, dal nome del premio Nobel John Nash, reso celebre dal film con Russell Crowe “A Beautiful Mind”. Un equilibrio di Nash è una situazione molto stabile in cui tutti i partecipanti stanno facendo le migliori scelte che sono in grado di fare, date le scelte dei loro rivali. Un esempio potrebbe essere un modello economico utilizzato nelle fusioni tra aziende, in cui tutte le compagnie scelgono i prezzi per massimizzare i profitti, in base ai prezzi scelti dai concorrenti.
La teoria dei giochi applicata al poker
Proprio a seguito delle similitudini in fatto di scelte tra i processi economici e il poker, alcuni hanno pensato di applicare la teoria dei giochi a quest’ultimo. In effetti, le scelte del giocatore su quando e come proseguire il gioco dipendono dalle sue carte, ma anche dalle carte e dalla psicologia dell’avversario.
In realtà non si tratta di una novità in assoluto, dal momento che anche il pioniere della teoria dei giochi John von Neumann provò ad applicarla al poker già nel lontano 1944. Per oltre 60 anni, però, questo modello è stato ignorato dai giocatori di poker, che preferirono affidarsi all’esperienza personale.
(H2) Il segreto dei giocatori vincenti
Le cose iniziarono a cambiare all’inizio degli anni Duemila, nel pieno boom del poker moderno, quando iniziò a crearsi una divisione tra il poker “old school” e il poker “new school”. Se i “vecchi” poker player erano abituati a giocare nei casinò, o peggio nelle bische, i nuovi giocatori mostravano un approccio più matematico e probabilistico. Le loro scelte erano dettate dal calcolo della probabilità più che dalla propria esperienza.
In questo contesto, la teoria dei giochi e l’equilibrio di Nash trovarono terreno fertile per una rapida diffusione. Nell’ambito del poker, un equilibrio di Nash si ottiene quando tutti i giocatori stanno scegliendo delle strategie per massimizzare le proprie vincite, date le strategie degli avversari.
L’evidenza ha dimostrato che chi utilizza questo tipo di strategia, sul lungo periodo non perde denaro. Ovviamente non basta conoscerla, bisogna avere anche le qualità per implementarla correttamente. La parte interessante è che si possono utilizzare dei modelli semplificati che facilitano le cose.
Per concludere, si può affermare che questa strategia è il segreto di quasi tutti i giocatori di poker che vincono milioni ed hanno risultati consistenti nel tempo.
Roberto
21 Ottobre 2021 a 20:49
Bella analisi, è quasi possibile analogia del mondo aziende/mercato
= poker il rischio è più diluito nel mercato industriale. se la industria , a caso, esplode un articolo un boom di un prodotto, allora la società, investe, si allarga , la super produzione, i costi aumentano per acquisto rilevante di materia prima, in sintesi “ punta forte” e spetta i risultati se “ il piatto è pieno ben pingue” ha visto giusto,altrimenti
Perde la giocata e forse va in rosso.Anche se oggi il poker più tecnico e computerizzato, ma nel principio vinci-perdi.