Ricordo un vecchio film, con Robert Redford…

IL PAPA ELETTRICO


Ricordo un vecchio film, con Robert Redford. “Il cavaliere elettrico”. Un cowboy, campione di rodeo, ridotto a fare il clown per la pubblicità. Con un abito scintillante di luci.

Uno strano western crepuscolare, di quel geniaccio di Sydney Pollack. Che si risolve in una fuga dalla modernità, su un cavallo rubato. In una sorta di rivolta solitaria.

Denuncia di una società dominata dal nuovo mito del consumo. Che tende a ridurre tutto, e tutti, a merce. Addobbata con, false, luci scintillanti.

Il cowboy di Redford si ribella e fugge. L’anelito verso la libertà di essere se stesso, coerente con la propria storia e il proprio destino, è più forte di ogni lusinga. Del denaro e degli applausi.

Esempio raro… anzi, come dicevano i latini, rara avis. Una mosca bianca.

Un film che non mi ha, al tempo (era, se non sbaglio, la fine degli anni ’70), particolarmente impressionato. Troppo crepuscolare. Troppo… romantico. I miei gusti andavano in tutt’altra direzione.

Però, oggi, mi torna in mente. Leggendo una notizia, abbastanza enfatizzata sui media.

Il Papa, da ora in poi, utilizzerà per gli spostamenti un’auto elettrica. Anzi, il Vaticano sembra avere acquistato una vera flotta di queste nuove “papamobili”. Una quarantina.

Dalla Sedia Gestatoria, ancora utilizzata fino all’incoronazione di Paolo VI, un bel salto. Non c’è che dire… anche perché il fallimento della commercializzazione di questi nuovi veicoli è, ormai, palese. Sotto gli occhi di tutti. E le industrie del settore stanno tentando, disperatamente, di invertire la tendenza. Utilizzando il metodo ampiamente sperimentato durante il COVID, per vendere i “miracolosi” vaccini.

Il Terrore.

Terrore per la salute, messa a rischio dall’inquinamento. E quindi necessità di invertire la tendenza… case ristrutturate secondo nuovi parametri “ecologici”, veicoli elettrici ed altre balle.

Non importa che tutto dimostri che questi, costosissimi, provvedimenti sono più che inutili, dannosi. Non importa ciò che dicono i maggiori, autentici, scienziati ed esperti.

Ciò che conta è seminare la paura.

Perché la paura non fa ragionare le masse. La paura porta profitto. E, soprattutto, permette di mantenere il potere.

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa volta, però, ai soliti (ig)noti non sta andando troppo bene. Le costosissime, e pericolose, auto elettriche non vendono. I pesci non abboccano. E allora…

E allora, per correre ai ripari, si cerca uno sponsor d’eccezione.

Il Papa Elettrico.

E Bergoglio è perfetto per il ruolo.

Dove lo trovate infatti un Papa moderno, à la pàge, come lui? Uno che in un paio di giorni ha sospeso e rimosso vescovi tradizionalisti, e contemporaneamente sdoganato i trans, che oggi possono fare da padrini (o madrine, non saprei dire) a battesimi e cresime… perché, evidentemente, novelli esempi di perfetta vita cristiana…

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Uno che ha elevato a peccato gravissimo non fare la raccolta differenziata dei rifiuti… e predicato contro i, malvagi, negazionisti climatici. Quelli, per intenderci, che persistono a credere a Rubbia e altri Nobel, e non alla sua pupilla Greta.

E, poi, Bergoglio si è già rivelato un eccellente testimonial per i vaccini e le mascherine… se ha fatto pubblicità per Big Pharma, perché non dovrebbe farla anche per la lobby dell’auto con batterie al litio?

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Io non sono né un teologo, né un Vaticanista. E sinceramente da decenni i miei rapporti con la Chiesa si sono limitati ai funerali. E a qualche matrimonio, se proprio non mi riesce di evitarlo. E poco mi interessa delle dispute intorno alla legittimità o all’eredità dell’attuale pontificato.

Però ho visto cinque papi nel corso della mia vita. Potevano essere più o meno simpatici… più o meno autorevoli. Ma mai, sinceramente, mi sarei immaginato di vedere un decadimento estetico, prima ancora che etico, come l’attuale.

Mi domando come i miei amici cattolici, quelli veri, possano ancora credere in quella che, sempre più palesemente, appare come una sorta di società per azioni, con tanto di AD, più o meno dipendente dai grandi gruppi finanziari internazionali.

Mi domando se riusciranno a trovare ancora qualcosa in cui credere, vedendo, prossimamente, il Papa Elettrico girare per piazza San Pietro. In auto rigorosamente elettrica ed ecologica. E magari con un seguito di novelli chierichetti in boa e piume di struzzo…

Andrea Marcigliano
Andrea Marcigliano

 

 

 

 

 

 

 

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