Spesso si usa l’espressione banalità del male

IL SALARIO DELLA VERGOGNA


Spesso si usa l’espressione banalità del male, coniato da Hannah Arendt nelle sue cronache del processo Eichmann, per le quali fu furiosamente attaccata dai sionisti. È una frase che spesso viene usata a sproposito, ma nel caso che sto per raccontare cade a pennello: infatti la copertura politico – militare che gli Usa stanno fornendo a Israele per la loro pulizia etnica a Gaza non è soltanto una mossa estremamente stupida, ma è anche frutto di connivenze e di denaro che l’élite americana riceva dalla lobby sionista. Un sito statunitense ha pubblicato i nomi dei 10 personaggi che hanno incassato di più e che oggi non possono fermare la strage dei palestinesi neanche se lo volessero. In realtà le “donazioni” sono così diffuse che solo il 4 per cento dei membri della Camera sostiene un cessate il fuoco anche temporaneo, e gli Stati Uniti continuano a porre il veto alle risoluzioni delle Nazioni Unite che mirano a porre fine alla violenza. È veramente molto anche per un Paese che è nato grazie a un genocidio.

Campi di sterminio. Ogni anno il 27 gennaio, si celebra il Giorno della Memoria, ma a Gaza è stata persa.

Ma prima di tutto bisogna spiegare cos’è la lobby pro Israele ovvero pro sionista: un esteso collegamento di gruppi influenti che spendono milioni in campagne di pressione, programmi di sensibilizzazione e donazioni ai politici americani con l’obiettivo di assicurarsi che gli Stati Uniti sostengano la politica del governo israeliano, tra cui il sostegno all’espansione israeliana, il blocco dello stato palestinese e l’opposizione al crescente movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) in patria.

Ecco chi sono i più eminenti percettori di denaro per svolgere quest’opera:

1 JOE BIDEN, 4.346.264 dollari

Il maggior beneficiario dei soldi della lobby israeliana è il presidente Joe Biden. Fin dall’inizio della sua carriera politica, Biden, secondo il suo biografo Branko Marcetic , “si è affermato come un implacabile amico di Israele”, trascorrendo la sua carriera al Senato “inondando Israele di sostegno incondizionato, anche quando il suo comportamento ha suscitato indignazione bipartisan”. Il futuro presidente fu una figura chiave nel garantire somme record di aiuti statunitensi allo Stato ebraico e contribuì a bloccare una proposta di pace del 1998 con la Palestina. E ora Biden ha dato a carta bianca per infrangere qualsiasi regola, norma o diritto desideri.

 2 ROBERT MENÉNDEZ, 2.483.205 dollari

Il senatore del New Jersey ha ricevuto quasi 2,5 milioni di dollari in contributi e, sulla scia dell’attacco di Hamas del 7 ottobre, è stato una figura chiave nel raccogliere sostegno a Israele. Descrivendo l’operazione Al-Aqsa Flood come “atrocità barbare” che costituivano un “affronto all’umanità stessa”, Menéndez ha tenuto un discorso appassionato all’aula del Senato dove si è rivolto direttamente a Biden, affermando :

3 MITCH MCCONNELL, 1.953.160 dollari

Il leader della minoranza al Senato è uno dei politici più potenti d’America e ha usato la sua influenza per tentare di imporre una legislazione sfacciatamente favorevole a Tel Aviv, sostenendo che anche il boicottaggio economico di Israele e “una forma di antisemitismo”.

McConnell è noto per essere molto vicino al Primo Ministro Netanyahu e per aver sostenuto un disegno di legge che condanna le Nazioni Unite e invita gli Stati Uniti a continuare a porre il veto su qualsiasi risoluzione ONU critica nei confronti di Israele. Il mese scorso si è opposto fermamente alle misure adottate per applicare le leggi fondamentali statunitensi e internazionali sulle spedizioni di armi a Israele.

4 CHUCK SCHUMER, 1.725.324 dollari

Non a caso si tratta si tratta del diretto avversario di McConnell, ovvero del leader della maggioranza al Senato. Chuck Schumer, ha preso oltre 1,7 milioni di dollari dai gruppi di pressione israeliani e nelle ultime ha assunto un ruolo guida nel deviare il dibattito pubblico dai crimini di Israele verso un presunto aumento dell’antisemitismo in tutta l’America. “Per noi, popolo ebraico, l’aumento dell’antisemitismo è una crisi. Gli ebrei americani si sentono presi di mira, presi di mira e isolati. In molti modi ci sentiamo soli”. A volte capita a chi tenta il genocidio di un popolo

5 STENY HOYER, 1.620.294 dollari

L’ex leader della maggioranza alla Camera è uno dei più accesi sostenitori di Israele alla Camera dei Rappresentanti. Hoyer ha chiesto che “il Congresso finanzi immediatamente e incondizionatamente Israele”, dando così all’amministrazione Netanyahu il via libera per fare ciò che vuole. Ardente sionista, originario del Maryland, All’inizio di questo mese, Hoyer ha anche votato a favore di un disegno di legge in cui si afferma che l’antisionismo è intrinsecamente antisemita, dichiarando così non valide e razziste tutte le critiche rivolte a Israele-

6 TED CRUZ, 1.299.194 dollari

Il repubblicano del Texas è un personaggio notevole perché in cambio dei soldini che dalla lobby israeliana ha avuto il coraggio di dire: “Non condanno nulla di ciò che sta facendo il governo israeliano. Il governo israeliano non prende di mira i civili; prendono di mira obiettivi militari… Non c’è nessun esercito sulla faccia del pianeta, incluso l’esercito statunitense, che faccia tutto ciò che fa l’esercito israeliano per evitare vittime civili”. Più di così, cosa volete, soldi ben spesi per un imbecille a tutto tondo che è riuscito a farsi smentire persino dal comando dell’esercito israeliano.

Inutile continuare in questa lista di personaggi poco conosciuti da noi e che comunque hanno preso cifre milionarie , il vero problema è quel buco nero rappresentato dall’ AIPAC, ovvero American Israel Public Affairs Committee Con uno staff di circa 400 persone e un fatturato annuo che spesso supera i 100 milioni di dollari, l’organizzazione è un’enorme forza  nella politica americana, che inonda il sistema con enormi quantità di denaro. Peggio ancora, il gruppo non rivela le fonti dei suoi finanziamenti. Questo organismo distribuisce soldi a tutti purché non vi sia la minima critica ad Israele qualsiasi cosa accada, appoggia con milioni di dollari alcuni candidati e sempre con milioni di dollari tenta di non farne eleggere altri.

Ma la verità è che nessuno potrebbe realmente accettare e giustificare ciò che sta accadendo a Gaza, men che meno gli ebrei di buona volontà, ma molti si fanno comprare e se nella Germania nazista questo significava “obbedire agli ordini” di Hitler negli Usa di oggi significa obbedire al denaro, al Führer impersonale che è alla base della storia americana.

Redazione

 

 

 

 

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