Il vaso è aperto, i mali corrono. Chi dorme, cadrà.

IL VASO DI PANDORA VOMITA GUERRE E VIOLENZA
Augusto Grandi
Il vaso di Pandora è stato spalancato dai signori della guerra contemporanea, liberando conflitti e distruzione ovunque. Augusto Grandi traccia un ritratto impietoso di un mondo trascinato verso la volontà di morte: dall’Ucraina a Gaza, dall’Europa divisa all’ombra di nuovi conflitti nucleari. Una denuncia feroce contro i mercanti di morte e l’idiozia dei potenti.(f.d.b.)
Gli antichi greci, che erano infinitamente più intelligenti rispetto alle attuali classi digerenti europee, mettevano in guardia dall’aprire il vaso di Pandora, dove erano rinchiusi i mali del mondo. I guerrafondai di Bruxelles, di Wall Street, di Londra hanno spalancato il vaso ed il mondo è ormai attraversato da una volontà di morte.
Non soltanto in Ucraina o a Gaza dove prosegue, indisturbato, il massacro di una popolazione ad opera di uno dei più spregevoli politici di sempre. I fuochi si accendono ormai dovunque. E in attesa che gli idioti franco-olandesi facciano marcia indietro sul desiderio di spartirsi il Belgio (dimostrazione pratica che bere male produce disastri), un nuovo fronte rischia di aprirsi tra India e Pakistan. Per la felicità dei mercanti di morte. Che, ovviamente, sono già impegnati a riempire gli arsenali dei due Paesi. Entrambi dotati di testate atomiche, tanto per chiarire i rischi di un nuovo conflitto.
Eppure, invece di provare a frenare la follia collettiva, le classi digerenti insistono con messaggi di guerra. La sobrietà invocata per le manifestazioni in occasione delle giornate di lutto per la morte di papa Bergoglio non ha impedito al governo di preparare il nuovo pacchetto di armi da inviare a Zelensky. Non ha impedito a chi pretende che il 25 aprile sia la festa di tutti di pubblicare su giornali, TV e social le immagini di 80 anni fa dei vincitori in armi e dei cadaveri degli sconfitti. Continuando, dopo 80 anni, a divulgare odio con libri, film, canzoni.
Odiatevi oggi, perché magari non ci sarà un domani.

E poi stupitevi se l’odio genera violenza di ogni tipo. Guerre e aggressioni, stupri e pestaggi. Tutto perfettamente in linea con la narrazione di vincitori e vinti, di chi aveva ragione perché ha vinto e di chi aveva torto perché aveva perso.
In Italia, nel Sudan, in Medio Oriente, in Asia, in America. La Groenlandia non può difendersi dal famelico appetito statunitense, dunque ha torto come racconteranno nei prossimi anni i film di Hollywood. Film in cui l’eroe yankee, pressoché disarmato, sconfigge milioni di groenlandesi armati sino ai denti. E pazienza se gli abitanti della Grande Isola sono solo 56mila contando anche nonni e bambini. Per i signori di Hollywood la verità è sempre stata un orpello di cui fare a meno.
