”la richiesta di trasparenza dovrebbe essere del tutto legittima
IN ITALIA È VIETATO INFORMARSI SUI FINANZIATORI
STRANIERI DELLE ONG CHE FANNO POLITICA
Alle piangine dei TG che hanno mostrato profonda indignazione per la legge, poi ritirata dal governo georgiano, che imponeva la trasparenza sui finanziamenti stranieri delle Ong si potrebbe consigliare il corso di deontologia professionale “La tempesta perfetta”, condotto da Bruno Mastroianni. In una delle slide, infatti, compare anche un riferimento a ciò che il pubblico si attende dalle Ong. Proprio la trasparenza sui finanziamenti è uno dei temi a cui si presta attenzione. Mastroianni non ne parla poiché l’argomento del corso è un altro, ma l’immagine è estremamente chiara.
E la richiesta di trasparenza dovrebbe essere del tutto legittima, anzi doverosa. In un Paese normale, però. Purtroppo, siamo in Italia, ossia una colonia statunitense con una informazione genuflessa di fronte ai voleri dei burattinai di Washington. Ed allora sembra brutto pretendere che le organizzazioni ambientaliste che imbrattano opere d’arte e palazzi storici comunichino la provenienza dei propri fondi. Bruttissimo chiedere da dove arrivano i soldi di tante iniziative politico/culturali a senso unico e sempre a favore dell’occupante nordamericano. I soldi per le campagne a favore dei nuovi stili di vita che cercano di eliminare le tradizioni culturali italiane.
No, tutto questo non si può e non si deve sapere. Perché i “filantropi” tengono alla propria riservatezza, al proprio anonimato. Però se i denari dovessero arrivare da altri “filantropi” che sostengono gli interessi di altri Paesi, allora scatterebbero inchieste, caccia alle streghe, accuse di spionaggio e tradimento.
Perché la trasparenza è come la legge: si applica agli avversari e si interpreta per gli amici. E se non sono solo amici ma anche padroni, allora la trasparenza diventa un attentato alla libertà. Compresa la libertà di informazione.
marco
30 Aprile 2023 a 6:45
Si chiama mafia globalista