La corsa dei prezzi rallenta, ma l’inflazione continua a viaggiare su due cifre

INFLAZIONE A DUE CIFRE PER GLI ALIMENTARI IN EUROPA

TRANNE CHE IN RUSSIA: EFFETTO SANZIONI…


Ungheria +39%; Slovacchia +25,4%; Estonia +23,4%; Serbia +23,1%; Ucraina +22,2%; Lituania +21,9%; Lettonia +20,2%. Sono i Paesi europei con il maggior incremento dei prezzi alimentari registrati ad aprile rispetto allo scorso anno. Anche per l’Italia, comunque, la crescita è a due cifre. C’è un unico Paese in cui i prezzi degli alimentari sono diminuiti, ed è la Russia. Miracoli delle efficacissime sanzioni imposte da Biden. Evidentemente per distruggere le famiglie europee, più che per danneggiare Mosca.

Eppure, i maggiordomi al governo fanno finta di niente. Mica si può ammettere che le sanzioni sono una boiata pazzesca. Mica si può spiegare che i soldi pubblici servono per le armi e non ci sono per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie.

E poi ci si mettono gli speculatori. Prima era l’aumento del prezzo dell’energia a spingere in alto i prezzi del cibo. Poi l’energia è calata ma i prezzi degli alimentari no. Colpa delle scorte, hanno spiegato. Bisognava smaltirle ed i costi dovevano pagarli i consumatori. Poi i prezzi sono aumentati a causa della siccità. E dopo sono aumentati per le piogge. Ovviamente ha influito l’alluvione in Romagna. Già, in Romagna. E allora perché bisogna pagare a peso d’oro le ciliegie raccolte nelle altre regioni italiane?  Sarà il costo dell’elettricità? Delle armi? Del salario immutato dei lavoratori?

Forse i costi dei trasporti. Peccato che i famigerati prodotti a km zero costino persino di più. Per qualche misterioso motivo che il consumatore ignora ma che ci sarà di sicuro. O forse no.

Enrico Toselli

 

 

 

 

 

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