Beh, certo, anche Giorgia ha diritto alle vacanze
LA CINA ARMA IL BENIN. NON È PROPRIO IL SOSTEGNO AL PIANO MATTEI
ANNUNCIATO DAI MELONIANI…
Beh, certo, anche Giorgia ha diritto alle vacanze. Come tutti. Con l’unica differenza che lei può permettersele, in masseria con figlia, compagno (più o meno ex), sorella e cognato miracolato, mentre molte famiglie italiane devono rinunciare perché non si sono accorte di essere diventate ricche nonostante i proclami neomeloniani di famigliari e famigli. Ma non c’è da preoccuparsi: anche in vacanza, Giorgia pensa al bene di tutti noi e alla pace nel mondo. A partire dal piano Mattei.
Il solito giornalismo di servizio aveva spiegato che, dopo il trionfale viaggio di Meloni in Cina, Xi Jinping era così entusiasta di lady Piscina da essere pronto a investire enormi risorse per sostenere le iniziative italiane in Africa. Detto fatto. La Cina ha inviato un consistente carico di armi al Benin. Non risulta che fosse tra le priorità indicate dal presidente del consiglio italiano.
Però armare il Benin, in lotta contro il terrorismo, significa rafforzare il fronte composto da Niger e Burkina Faso che, nella stessa area, stanno combattendo i medesimi terroristi. Quelli che, nel vicino Mali, sono sostenuti dagli ucraini di Zelensky. Armati, guarda caso, dall’Italia e dell’Occidente collettivo.
Insomma, la manovra della Cina non appare proprio in linea con il piano Mattei sognato da Meloni. Così come non sembrano allineati i comportamenti di Haftar in Cirenaica. Nonostante le indicazioni ben precise fornite ad Haftar dal governo italiano così rappresentativo sullo scenario internazionale ed in particolare in Africa del Nord e nel Mediterraneo.
Sorge il dubbio che il governo di Roma stia mentendo spudoratamente. O che il giornalismo di servizio abbia ormai messo da parte ogni decenza.
