Corpi in aria a Gaza, retorica in TV: il volto vero della guerra voluta dai “pacifisti” d’Occidente.
LA GUERRA È QUESTO… MEMORANDUM PER LA
SIONISTA VON DER LEYEN
Il Simplicissimus
La guerra non è un’astrazione: è carne umana che vola in aria dopo un’esplosione. Questa immagine, atroce ma necessaria, è dedicata a chi ancora manifesta per la guerra, chi la giustifica, chi la chiama “difesa della libertà”. In questo memorandum — rivolto alla sionista Von der Leyen e a tutti i neo-guerrafondai — si smascherano le ipocrisie dell’Occidente: il doppio standard tra Gaza e Kiev, la finta devozione alla pace, la reale volontà di potere globale. (f.d.b.)
Questa immagine, in apertura del post, è dedicata a quelli che lavorano e manifestano per la guerra: ciò che si vede volare a seguito di un’esplosione a Gaza sono corpi umani, due dei quali presumibilmente di bambini. Certo la foto, anzi in questo caso il fotogramma di un filmato, è atroce, ma è quel bagno di realtà di cui abbiamo bisogno per non essere rimbambiti dalle chiacchiere. Naturalmente i neo-guerrafondai che prima si inchinavano ipocritamente a tutti gli altari e altarini della pace dicono che loro pensano solo all’Ucraina e alla malvagia Russia, anzi trepidano per la sovranità di Kiev, che è davvero singolare visto che poi disprezzano la sovranità dei loro stessi Paesi. Un’altra doppiezza che culmina con l’idiozia di non rendersi conto che la vicenda di Gaza(1) è strettamente collegata a quella ucraina e rappresenta il tentativo occidentale di mantenere il potere planetario. Di certo non si può chiedere coerenza né intelligenza da chi è di fatto nel borderò dei poteri globalisti, ma in realtà la Ue, mi rifiuto di dire l’Europa, è strettamente legata alle stragi sioniste: se non fornisce assistenza militare e finanziaria al disegno sionista al livello degli Usa è comunque partecipe in senso ideologico e morale a questa stagione di morte.

Basti pensare che quella miserabile creatura della notte politica che risponde al nome di Ursula von der Leyen – e state certi che al telefonino risponde eccome – ha affermato che “i valori dell’Europa sono i valori del Talmud” mentre riceveva una laurea honoris causa dall’Università Ben Gurion, quella vicina alle basi nucleari di Israele che ufficialmente non esistono. Non si sa per quale causa abbia ricevuto questo riconoscimento e per cosa debba essere onorata, ma possiamo capirlo proprio da questa affermazione priva di senso. Infatti, avrebbe potuto riferirsi ai valori della Bibbia con un’approssimazione grossolana, ma in qualche modo discutibile riguardo alle presunte origini giudaico cristiane del nostro continente. Invece si è riferita al Talmud, che è una raccolta di opinioni rabbiniche redatte in forma scritta dopo la distruzione di Gerusalemme nel ’70 dopo Cristo. Ho voluto citare questa data proprio perché il Talmud è molto critico nei confronti di colui che la religione cristiana considera il salvatore, non entra per nulla nel mondo cristiano e le poche volte che è accaduto è stato decisamente rifiutato. Si dice infatti che Lutero lo lesse e ne rimase così disgustato.
In un certo senso il Talmud è il terreno di coltura ideale per il sionismo e se c’è un testo che non può essere assunto come radice culturale dell’Europa è proprio questo, visto che il suo senso generale è che esiste una morale per gli ebrei e una per i goyim, ovvero i non ebrei. Quindi non si capisce bene che cosa voglia intendere la von der Leyen, né che senso abbia l’aver creato un premio per il patrimonio ebraico che l’Europa porta dentro di sé. Se esiste e di certo un nesso esiste, esso non si trova certamente nel Talmud né altrove, ma semmai nel patrimonio di intelligenza ebraica che ha formato la nostra cultura, ma dentro di essa e non dalle distanze siderali di questo testo che celebra proprio la differenza rispetto agli altri e l’eccezionalità del popolo eletto da Dio. Di certo proprio il Talmud è all’origine delle posizioni sioniste, poiché mette l’accento sul fattore etnico che il cristianesimo ha sempre rifiutato e che di certo si vuole allontanare dall’Europa visti i disastri etici che ha causato.

Perciò possiamo ritenere che queste esternazioni del massimo rappresentante della Ue siano di fatto una sorta di affiliazione ideologica a quanto sta accadendo in Medio Oriente e che del resto possiamo vedere in atto nella demonizzazione della Russia e della sua cultura che assume sempre di più sfumature razziste. Che poi questa posizione sia mediata dalla finanza internazionale, a cui la Ue si abbevera, e dalle sue lobby filosioniste, non c’è alcun dubbio, ma di certo tutto questo ha ben poco a che vedere con l’Europa che vorremmo. Ma non con quella robaccia assurda e delirante con la quale abbiamo a che fare.

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