”Mentre riflettiamo su come il dottor Stranamore dei nostri giorni vuole che l’Ucraina entri nella NATO…
LA NATO? SE LA RUSSIA CONQUISTASSE L’EUROPA
SAREBBE UN MIGLIORAMENTO
Mentre riflettiamo su come il dottor Stranamore dei nostri giorni vuole che l’Ucraina entri nella NATO in modo da entrare in guerra contro la Russia se attacca il suo vicino occidentale e cleptocratico, dovremmo considerare una cosa. Non è solo, come alcuni hanno sottolineato, che la NATO, ormai reliquia della Guerra Fredda, è sopravvissuta alla sua utilità. Non è solo che la Russia, non essendo più l’Unione Sovietica, non ha alcuna intenzione di invadere l’Europa occidentale e non potrebbe realizzare niente di simile a ciò che fece Giulio Cesare in Gallia anche se lo volesse, ma c’è più di questo da considerare:
”Preoccuparsi per una cosa del genere è un po’ come temere che i soldi di Bill Gates invadano il tuo conto in banca. Non avverrà mai. Quindi tranquilli.
La NATO è stata creata nel 1949 per difendere l’Europa dall’Unione Sovietica, un impero espansionista e malvagio che ha dedicato tempo e denaro alla diffusione della terribile ideologia marxista in tutto il mondo. La paura di questa cosa, oltretutto posta in questi termini, era del tutto razionale in quanto avrebbe davvero significato una discesa agli inferi in Terra, quindi all’epoca abbiamo giustamente segnato un confine oltre il quale era bene non andare. Ambo le parti. Ma oggi in questione non c’è più la Russia dei nostri nonni, bensì quella della generazione ancora prima, e si può relativamente sopportare.
Si consideri che l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel ha aperto le porte alla migrazione musulmana, spiegando che il defunto leader libico Muammar Gheddafi una volta disse che i terroristi jihadisti non sarebbero stati necessari a tal fine perché oltre 50 milioni di musulmani in Europa l’avrebbero comunque trasformata in un continente islamico in sole due generazioni. Anche molti leader europei seguono quanto detto dalla Merkel. La politica svedese Mona Sahlin ha affermato nel 2001 che “gli svedesi devono essere integrati nella nuova Svezia; la vecchia Svezia non tornerà mai più”.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha effettivamente sostenuto l’idea di creare “Eurafrica“, uno schema che richiede l’invasione del suo continente con 150-200 milioni di africani nei prossimi decenni. Per non essere da meno nel rivendicare lo stereotipo della resa gallica, l’“intellettuale” francese Christian de Moliner ha suggerito nel 2017 che la Francia dovrebbe essenzialmente essere divisa – attraverso la creazione di uno stato semi-autonomo, quasi shariatico all’interno del paese – per evitare la guerra civile con suoi musulmani. Si noti che tali sentimenti collocano questi politici alla sinistra del Dalai Lama, che ha dichiarato alla BBC nel 2019 che invece “l’Europa è per gli europei” e che la maggior parte dei migranti dovrebbe alla fine essere rimandata alle loro terre d’origine.
E abbastanza simile a quanto affermato dal Dalai Lama, la Russia vanta un sano nazionalismo. Il suo presidente, Vladimir Putin, ha propagandato le glorie della sua civiltà e ha detto, riguardo all’immigrazione: “La Russia non ha bisogno di minoranze; le minoranze hanno bisogno della Russia”. E mentre l’Europa occidentale è inondata da un melting pot multiculturale, Mosca ha pubblicato un documento del 2014 in cui affermava che la Russia rifiuta “principi come multiculturalismo e tolleranza” e “progetti che impongono valori alieni alla società”.
Parlando di valori alieni, il cosiddetto “matrimonio” tra persone dello stesso sesso è approvato in Europa occidentale, gli attivisti sociali del continente spesso incoraggiano i bambini confusi ad abbracciare una “identità” di status sessuale inventato (Made-Up-Sexual-Status /ndt. stato sessuale creato, o “transgender”) e le sue autorità possono punire coloro che lo criticano tramite leggi sull’“incitamento all’odio”.
In Russia, però, non è solo che le unioni omosessuali di qualsiasi tipo sono assolutamente proibite e che il matrimonio vero (cioè uomo-donna) è stato sancito dalla costituzione della nazione lo scorso anno. Mosca ha anche messo al bando la propaganda pro-omosessuale e Putin ha cantato le lodi della famiglia nucleare. Più recentemente si è scagliato contro l’eliminazione dei termini “madre”, “padre” e “famiglia”; ha criticato la negazione della “distinzione tra i sessi” e delle categorie “di uomini e donne”; e ha affermato che sostenere l’attività giovanile del MUSS (made-up-sex-status) rasenta “un crimine contro l’umanità”.
(Si capisce ora perché la nostra sinistra vuole “cancellare” la Russia?) Ma non è tutto. A ottobre, Putin ha criticato gli occidentali per “l’aggressiva cancellazione di intere pagine della loro stessa storia” e per la loro “discriminazione alla rovescia contro la maggioranza nell’interesse delle minoranze”. Ha anche proclamato correttamente, nel 2019, che il liberalismo era diventato “obsoleto”.
Ma ora, l’obsolescenza è l’essenza dell’Occidente. Ai tempi in cui la Russia era l’URSS e la nostra sinistra l’amava, chiamavamo i sovietici “quelli senza Dio” e loro ci chiamavano “i decadenti occidentali”; ora siamo noi ad essere senza Dio oltre che decadenti.
Sentiamo parlare incessantemente della “separazione tra Chiesa e Stato” anche se non è presente espressamente nella nostra Costituzione (ma è nella Costituzione sovietica del 1936), e ci vengono invece imposte applicazioni radicali di questa separazione. In molte nazioni europee, oltre il 50 percento dei giovani si identifica con la definizione di “ateo” (con un impressionante 70 percento in Gran Bretagna). Inoltre, alcune autorità europee etichettano persino il testo sacro della Bibbia come testo che incita all’odio.Questa è anche l’opera, si noti, dei devoti aderenti al cosiddetto relativismo morale – la caratteristica afflizione filosofica dell’Occidente, sulla scia de “il bene per te, se va bene a te, va bene a tutti”.
Ma non funziona così in Russia invece. In un discorso sullo stato della nazione del 2013, Putin si è lamentato del fatto che molti “paesi euro-atlantici si sono allontanati dalle loro radici, compresi i valori cristiani. (… ) Vengono perseguite politiche che mettono sullo stesso piano una famiglia con più figli e un’unione omosessuale, una fede in Dio e una fede in Satana. Questa è la strada verso il degrado”.
Niente di tutto questo significa che mi fidi ciecamente di Putin o do per scontato che le sue dichiarazioni siano solo atteggiamenti guidati dall’interesse personale. Non mi fido di lui più di quanto non mi fidi di Biden o della Pelosi o di Kamala Harris, anche se su una cosa ho la certezza. Putin è intelligente, gli altri appena menzionati, no.
Putin infatti sa che il politicamente corretto che condanna distrugge le nazioni. Dopotutto, e come ha sottolineato il disertore sovietico Yuri Bezmenov, il Putin del KGB lavorava per incoraggiare tali idee in Occidente proprio per questo motivo.
Ma qualunque sia la ragione, la previsione fatta nel 1926 da G.K.Chesterton(P.I.) secondo cui la “follia di domani” sarebbe stata “non a Mosca, ma molto di più a Manhattan” si è avverata. Quindi mi si spieghi non solo perché la NATO è ancora necessaria ma anche, e con calma, così che possa capirlo, questo:
Se Vladimir Putin o qualche leader russo del prossimo futuro perde completamente la tramontana, ha un momento napoleonico e decide di invadere l’Europa occidentale, perché i giovani americani dovrebbero versare sangue su questa questione (per non parlare dell’Ucraina)?
Se in uno scenario così fantasioso lo zar dei giorni nostri avesse successo e imponesse le norme sociali della Russia ai vinti, quale sarebbe la grande perdita per l’umanità? Eventi “tipo gay pride” con uomini che marciano per lo più nudi, oppure farmaci che fermano la pubertà dei dodicenni, oppure l’arresto di pastori (Åke Green) che hanno la colpa di aver predicato la Bibbia, oppure infine l’aver ignorato gli abusi sessuali di 1.400 ragazze del Regno Unito da parte di bande di musulmani per oltre 16 anni, solo per paura di essere chiamati “razzisti”? Davvero allettante, ma penso che passerò.
Quindi se i grandi strateghi dei nostri tempi riuscissero a far entrare l’Ucraina nella NATO, possiamo solo sperare che un ex alto ufficiale polacco, quando ci ho parlato molto tempo fa, abbia detto la verità, affermando che NATO è l’acronimo per “Nessuna azione, Solo parole.” Perché se l’Occidente dovesse mai combattere la Russia, è possibile che forse, e dico solo forse, l’Orso avrà Dio dalla sua parte questa volta.
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