Alla guerra! Taglio dello sviluppo e delle spese sociali
LA PAZZA CRIMINALE VUOLE RUBARE 800MILIARDI AGLI EUROPEI
TAGLIANDO SVILUPPO E SPESE SOCIALI
Augusto Grandi
In un’epoca segnata da profonde disuguaglianze e tensioni sociali, una figura oscura e spietata trama nell’ombra, decide di sottrarre agli europei una cifra colossale: 800 miliardi. Ma il suo pianoforte non si fonda su rapine spettacolari o su sofisticate frodi finanziarie. No, la sua arma è più subdola e devastante: il taglio dello sviluppo e delle spese sociali. Non è una ladra comune, ma una “pazza criminale” il cui furto non si compie con le mani, bensì con decisioni e strategie che prosciugano lentamente il benessere collettivo. Ogni ospedale che chiude, ogni scuola che si deteriora, ogni aiuto sociale che svanisce è un frammento del suo bottino. Ma chi è davvero questa figura? È una persona in carne e ossa, un’ideologia, un sistema che divora se stesso? Mentre la società si ritrova a fare i conti con le conseguenze di questo furto silenzioso, cresce un interrogativo angosciante: chi fermerà questa folle razzia prima che il danno sia irreparabile?
La pazza criminale di stanza a Bruxelles vorrebbe spendere 800 miliardi di euro per riarmare l’Europa in vista di una guerra contro la Russia che nessun popolo europeo vuole ma che arricchisce i suoi amici oligarchi. Non a caso, dopo il suo annuncio, i titoli azionari dei produttori di morte sono schizzati in alto.
Solo l’Italia, secondo la pazza, dovrebbe spendere ogni anno 20 miliardi di euro in più per gli armamenti, oltre a quanto già spende abitualmente. Denaro sottratto alla crescita, allo sviluppo. E non vale solo per l’Italia.
Un interessante articolo di Federico Fubini, sul Corriere della Sera, evidenzia i dati reali del problema. Molto diversi da quelli prospettati da Trump. Perché, sottolinea Fubini, l’Europa sta diventando sempre più debole negli scambi commerciali con gli Usa. E si indebolisce – lo aveva ricordato in passato De Bortoli sempre sul Corriere – perché non investe abbastanza. In ricerca, sviluppo, innovazione, formazione, risorse umane. Non in armamenti destinati, peraltro, a mantenere un bandito a Kiev o a restare nei depositi.
L’Europa perde competitività nei confronti del mondo intero poiché spreca montagne di denaro dei popoli europei per mantenere un esercito di parassiti a Bruxelles e dintorni. Perché gli euro cialtroni impongono politiche economiche suicide, perché i sostenitori dei parassiti preferiscono sfruttare l’esercito industriale di riserva invece di investire sui giovani e meno giovani europei.
Ed allora, per nascondere decenni di idiozia e incapacità, si minacciano guerre e si rubano centinaia di miliardi, sottratti alle iniziative che avrebbero davvero fatto crescere l’Europa. Ma sarebbero servite onestà, intelligenza, competenza. Non pervenute a Bruxelles.
