”Stavamo dicendo? Ah, già: la pipa!
LA PIPA, DA SIMENON A LUCIANO LAMA
Stavamo dicendo? Ah, già: la pipa!
Sembra che, ma è solo apparenza, che sia uno strumento da fumo ormai obsoleto. E se non è proprio così, si può affermare con certezza che sia molto meno diffuso di quanto lo fosse un tempo.
Detto che in Europa il tabacco si diffuse soltanto dopo la scoperta dell’America e cioè non prima del XVI secolo, inizialmente veniva fumato esclusivamente con la pipa. I materiali usati per la loro fabbricazione erano i più diversi, dal gesso alle terrecotte. In seguito, si usarono legni diversi prima che, a partire dalla metà dell’800, si affermasse l’uso della radica, ricavata dal ceppo, cioè dalla radice, dell’ Erica Arborea, una pianta sempreverde che cresce spontaneamente in quella che si definisce genericamente Macchia Mediterranea.
Con la comparsa e la diffusione dei sigari prima e delle sigarette poi, la pipa è stata via via meno utilizzata. Troppo comodi i suoi concorrenti, tanto da fare sì che i cultori della pipa si riducessero di numero.
Tuttavia, intorno alla metà del secolo scorso, la pipa ebbe un nuovo momento di gloria. Con la diffusione di rotocalchi e cinegiornali, molti personaggi famosi venivano spesso ritratti con una pipa tra i denti. Il che provocò una forma di emulazione che diede al settore nuovo impulso e popolarità.
Georges Simenon, e il suo alter ego commissario Jules Maigret, sono inscindibilmente legati alle loro pipe. Rigorosamente francesi, dritte, semplici, così come nulla di ricercato aveva il tabacco da loro utilizzato: un Gris. Scaferlati Caporal Rouge piuttosto robusto, secco, di facilissima reperibilità in ogni angolo di Francia. Niente di sofisticato, dunque; anzi, pipe e trinciati popolari di un paese che, pur essendo la patria delle pipe in radica, non ha mai sviluppato una cultura “alta” in questo settore.
In Italia la pipa venne dapprima “promossa” dall’interprete nostrano del famoso commissario transalpino interpretato dall’indimenticabile Gino Cervi nella popolarissima serie televisiva prodotta dalla RAI intorno alla fine degli anni Sessanta. Prima di indossare i panni di Maigret, Cervi non fumava. Ma per dovere professionale iniziò, e divenne un grande estimatore del lento fumo proprio in occasione di quella interpretazione. Anche lui amava le pipe semplici, di forma Billard, dritte e leggere. Non si sa, tuttavia, quale tabacco prediligesse.
Con il diffondersi della televisione furono molti i personaggi pubblici che venivano ripresi con una pipa in mano o fra i denti.
Lo storico segretario della CGIL Luciano Lama, è inscindibilmente legato a un particolare modello di Peterson, curva classica e con ghiera in argento, che ostentava in ogni intervista, tribuna politica o comizio che lo vedevano tra i protagonisti. Un modello molto riconoscibile che a cavallo tra i Sessanta e i Settanta ebbe un autentico boom di vendite.
Ogni volta che compariva in televisione ne teneva una tra le mani o tra i denti, facendo sospettare ai più che fosse direttamente sponsorizzato dal produttore inglese. Non sarebbe altrimenti spiegabile che mai ne avesse una diversa.
(2 continua)…
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Andrea
11 Febbraio 2023 a 0:11
Avete messo una delle rare foto in cui Lama non fuma la sua classica Peterson De Luxe 4S. Nell’immagine fuma una bella Mastro de Paja sabbiata Il Ciocco.
Non era sponsorizzato, semplicemente usava la “Pet” 4S perché comoda e notoriamente molto resistente. Ne aveva solo una e fumava solo quella decine di volte al giorno, tutti i giorni, fino a portarla alla fine. Poi ne prendeva una nuova e con quella andava avanti fino a consumarla e così via.
Riccardo Alberto Quattrini
11 Febbraio 2023 a 10:59
Grazie Andrea per la precisazione