Se ne sono accorti persino gli uffici stampa
LA PREVALENZA DELLE PICCOLE TESTATE
L’IRRILEVANZA DEGLI EX GROSSI QUOTIDIANI
Se ne sono accorti persino gli uffici stampa. Ed hanno cominciato a far aprire gli occhi ai loro donatori di compensi più o meno adeguati. I giornali cartacei non contano più nulla e le versioni online degli stessi ex grossi quotidiani contano poco di più. Sì, servono per imporre il dibattito politico che, però, interessa sempre meno, come dimostrano le percentuali di astensionismo alle elezioni.
Ma lady Garbatella si sente sotto assedio perché la gauche in redazione la attacca di continuo. E non si accorge, Giorgia, che è uno scontro che non interessa a nessuno al di fuori di Meloni e di chi la critica.
Però, al di fuori della politica di partito, l’irrilevanza è totale. Ed allora gli uffici stampa si sono accorti delle testate minori, dei blog,(1) delle radio, dei podcast. I giovani non leggono la carta stampata, non seguono i Tg e si informano sui social. Dunque, nessuno si preoccupa più se ad una conferenza stampa, una presentazione, un convegno non si presenta nessuno in rappresentanza delle ex grosse testate. Perché, per promuovere un’azienda, per far conoscere una iniziativa, per lanciare un progetto bastano le non più piccole testate. Persino gli influencer sono più utili rispetto ai cronisti paludati che se la tirano.
Eppure, sino ad un paio di anni orsono, le testate minori a volte non venivano nemmeno invitate.
Ora, a non prenderle in considerazione, sono rimasti i pubblicitari ed una parte dei politici e funzionari. Quelli convinti che sia meglio pagare direttamente un giornalista di nota disponibilità per ottenere gli articoli di comodo. Salvo poi stupirsi quando gli effetti degli articoli a pagamento sono praticamente inesistenti. E a quel punto si dà la colpa all’ufficio stampa che non ha saputo comunicare bene. Quando, in realtà, l’unica colpa è stata quella di aver seguito le indicazioni del committente.
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