“Abbandonare la cultura classica significa nutrire l’ignoranza e generare mostri.”

LA RINUNCIA ALLA CULTURA CLASSICA GENERA MOSTRI. IN REDAZIONE

di Ala.de.granha

“Quando abbandoniamo le radici classiche, perdiamo il filo della nostra identità. La rinuncia alla cultura classica apre le porte al vuoto intellettuale, un terreno fertile per i mostri dell’ignoranza e dell’indifferenza.”


De mortuis nihil nisi bonum (Dei morti non c’è altro che il bene). La perdita della cultura classica emerge, provocando ribrezzo, in modo sempre più evidente. Così, di fronte alla morte di Jean Marie Le Pen, il modestissimo Macron si è rifugiato dietro la banalità del “Sarà la Storia a giudicarlo”. Mentre per lui, Macron, sarà più che sufficiente la cronaca.

Ancora peggio per i media italiani. Nessun rispetto, nessuna pietà. E, per un tragico gioco del destino, la notizia della scomparsa del vecchio Le Pen, si somma al racconto per la cerimonia commemorativa di tre ragazzi missini assassinati negli anni di piombo ad Acca Larentia. Una cerimonia che, ogni anno, offre alla gauche in redazione, nella TV pubblica e privata, l’occasione di esibire il disprezzo nei confronti delle vittime e la richiesta di vietare il ricordo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ogni ricordo che sia scomodo. Che metta in dubbio la narrazione di comodo da parte del potere e dei suoi reggicoda.

E il “nisi bonum”? Ignorato completamente quando si tratta degli avversari. Neppure la fastidiosa definizione di “ragazzo o ragazza solare” che non significa più nulla ma che non si nega a nessuno. D’altronde il latino non si studia più, il rispetto – anche nei confronti dei vivi – non fa parte del bagaglio di insegnamenti delle famiglie italiane. Ed allora disprezzo per Le Pen, per 3 ragazzi assassinati. È lo stile democratico, evidentemente.

Redazione Electo
Ala.de.granha

 

 

 

 

 

 

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