L’Occidente insiste nel raccontare una Russia in ginocchio, ma la realtà della guerra e della geopolitica sembra andare in un’altra direzione.
LA RUSSIA, LE MALATTIE MENTALI DELL’OCCIDENTE E LA REALTÀ
Marco Rossi
Mentre alcuni analisti e commentatori occidentali affermano che la Russia stia perdendo la guerra in Ucraina e sia addirittura sull’orlo di una catastrofe, la realtà sul campo racconta una storia ben diversa. Questa discrepanza tra narrazione e fatti riflette non solo un errore di valutazione strategica, ma anche un fenomeno più profondo: un’illusione collettiva che sembra affliggere l’Occidente, dove il desiderio di vedere una determinata realtà spesso prevale sull’analisi oggettiva degli eventi. È il sintomo di un pensiero politico e mediatico sempre più distaccato dalla concretezza del mondo
Qualcuno scrive che la Russia sta perdendo la guerra in Ucraina e addirittura è sull’orlo di una catastrofe, perché la sua egemonia in Oriente e negli altri scacchieri della geopolitica sta svanendo e solo l’aiuto degli USA di Trump può far sopravvivere questa triste e barbarica entità slava.
Comprendiamo bene che le malattie mentali sono qualcosa di veramente pericoloso, tanto più oggi, in un mondo civilizzato dove non esistono più i manicomi, o meglio, dove i manicomi sembrano essersi allegramente reincarnati all’interno degli ambienti della comunicazione di massa, dei media soprattutto europei e ovviamente italiani.

A questa sindrome anti-russa si accompagna una ancor più perniciosa malattia mentale che si può definire Europa, sembra che molti europei ne siano contagiati con conseguenze allucinatorie e mentali fatali.
Chi soffre di questo letale virus Europa pensa di vivere negli anni Venti o Trenta del secolo scorso e anche se non si veste come a quei tempi, finge ossessivamente di interessarsi a cose che oramai non esistono più.
Tra le deleterie conseguenze di tali malattie va ricercata certamente la sopravvivenza della dicotomia fascismo-antifascismo, che potrebbe affiancarsi a quella guelfi-ghibellini, oppure a quella tra i sostenitori di Mario e di Silla…
Ci sentiamo dunque in dovere di intervenire sinteticamente per contribuire ad evitare i disastri più gravi perché stiamo vivendo momenti molto particolari, che meritano il nostro impegno serio e responsabile.
1 Parlare di Europa dopo il 1945 è parlare di un continente occupato da due potenze – USA e URSS – dove il problema della sua eventuale indipendenza non si pone in alcun modo.
2 La UE è un qualcosa che è stato voluto e costruito dagli USA per semplificare la gestione delle colonie americane del loro Oriente, nient’altro.
3 Dopo il 1989-91 gli USA hanno usato la NATO e la UE per conquistare i Paesi persi dalla Russia sino alla guerra in Ucraina, che doveva essere il prodromo della conquista della Russia e della sua colonizzazione occidentale.
4 La guerra l’ha persa l’Occidente e l’ha vinta la Russia, che è diventata nuovamente una superpotenza e assieme ai BRICS mette in seria difficoltà l’Occidente dei Signori di Davos, della grande finanza e del turbocapitalismo assoluto.
5 Trump rappresenta la parte più responsabile delle élites occidentali, quella che ha capito che la guerra è persa e che è chiamata a gestire una sconfitta epocale, perché il futuro sarà inevitabilmente negli accordi multilaterali tra USA, Russia e Cina.
6 L’Europa, se non vuole rimanere una malattia mentale molto pericolosa, deve scegliere, e alla svelta, con chi stare: con i pazzi scatenati globalisti della turbo-finanza di Davos, che non si rassegnano alla sconfitta, oppure se collaborare con gli USA di Trump nel costruire un Occidente diverso, più ragionevole e rispettoso delle altre parti del Mondo e magari anche dei loro popoli.
7 Secondo chi scrive l’Europa non ha molte possibilità di scegliere, perché i Signori di Davos faranno di tutto per continuare la guerra e realizzare il loro folle progetto di egemonia mondiale, oramai fallito.

Ma siccome la storia non finisce mai e durante le guerre civili – come quella che attualmente si combatte in Occidente – può accadere di tutto, stiamo ben attenti a scegliere e alla svelta la pace che Russia e USA ci propongono, perché anche solo ventilare l’ipotesi di una possibile guerra della Malattia Mentale Europa contro gli USA, contro la Russia e magari, perché no!, anche contro la Cina non farebbe che confermare il pietoso quadro clinico sopra descritto.
