Svendita all’incanto che prosegue indisturbata

David H. Petraeus

LA SPIA IN CASA


Il fondo Kkr, legato a Vanguard uno dei principali gestori di fondi comuni statunitensi, acquisisce il controllo di Telecom.

Notizia secondaria sui nostri Media.

Che, al massimo, qualche malevolo sui Social commenta come l’ennesimo episodio di svendita dei “gioielli di famiglia”.

Svendita all’incanto che prosegue indisturbata con le, cosiddette, “destre al governo”. Sovraniste a parole ma, nei fatti, in perfetta continuità con l’Agenda Draghi. Che, forse, sarebbe più corretto chiamare “Agenda Britannia”, visto che fu in quella piacevole crociera, sul panfilo della defunta Regina Elisabetta, che venne decisa la fine dell’indipendenza del nostro paese. C’erano quasi tutti…anche il buon Beppe Grillo. In procinto di fondare i 5Stelle, per veicolare (e controllare) il malcontento popolare.

«IL PRIMO “PUTSCH DEGLI ONESTI”.»

Le destre, certo, non c’erano. Ma ormai si sono adeguate. Essere accolte, ancorché dalla porta di servizio, nei salotti buoni – vedi Aspen – ha un suo prezzo…

E così stiamo rinunciando agli ultimi scampoli di sovranità nazionale. Quel poco che ne restava dopo la, sconsiderata, adesione all’euro.

Quindi, addio festante alla compagnia aerea di bandiera. Che viene, di fatto, gentilmente consegnata ai tedeschi. 41%, mi sembra per ora. Ma con l’accordo di giungere sino al 100%.

Risparmieremo i soldi degli italiani. Annuncia felice il Ministro competente.

Sinceramente, credo che la, famosa, casalinga di Voghera arbasiniana sarebbe capace di un ragionamento geopolitico più articolato. E meno rozzo.

E ora anche Telecom. Ovvero la società che controlla praticamente tutte le reti fisse di comunicazione. Con maggioranza, intorno al 70%, agli americani di Kkr.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ora, anche uno studente di liceo può arrivare a comprendere come il controllo delle reti di comunicazione sia uno dei nodi fondamentali per garantire la sovranità di un paese. Insieme alla moneta, alle forze armate. E, per inciso, alle reti di trasporto. Aeree comprese.

Eh… ma siamo in regime di libero mercato. Dirà qualcuno. È la legge dell’economia, non ci si può attardare su, viete, forme protezionistiche…

Bella favoletta… per chi ci crede ancora.

Ché l’attuale regime di sanzioni, economia di guerra a tutti gli effetti, assomiglia al, mitico, Libero Mercato come la Signora Schlein a Marilyn Monroe.

Poi, però, ci sarebbe anche un’altra cosetta da notare. Le reti della Telecom, di fatto, permettono il controllo di tutte le comunicazioni, private e pubbliche, nel nostro paese. E nei paesi della regione mediterranea che dalla, un tempo nostra, Telecom dipendono. E allora…

Ma Tizia ci è o ci fa? giorgia meloni Immaginatevi quanto darebbe affinché questa foto fosse incenerita

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E allora è interessante notare chi sia il capo, il presidente del fondo Kkr. Perché ci si aspetterebbe un banchiere. O un tecnico delle comunicazioni. O un manager… roba così insomma. E invece…

E invece è un generale. E mica un generale qualsiasi. David Petraeus, che ha comandato le forze alleate in Afghanistan ed in Iraq. Il miglior generale a disposizione del Pentagono negli ultimi decenni. E, per altro, un raffinato studioso di strategia e geopolitica. Un intellettuale militare, lo potremmo definire.

Bene, Petraeus, prima di passare a presiedere consigli di amministrazione “privati”, ha rivestito il ruolo di Direttore generale di Langley. Ovvero della CIA. Nominato a questo ruolo dal Presidente Obama, se non erro.

Vi è rimasto solo un anno o poco più. Travolto, e costretto alle dimissioni, dal, classicamente americano, scandaletto a sfondo sessuale.

Ciò non toglie, però, che sia considerato uno dei massimi esperti mondiali di tecniche di antiterrorismo, contro-insurrezione, e, se vogliamo, di spionaggio ad altissimo livello.

Ed ora è a capo del fondo che controllerà le nostre comunicazioni.

Non vi fa sorgere qualche dubbio?

Decine di basi della Cia costruite in Ucraina per spiare la Russia”: la rivelazione del Nyt

 

 

 

 

 

 

Dietrologia, si dirà. Il generale Petraeus è in pensione ormai dal 2012…

Vero. Però, io sono un vecchio lettore dei romanzi di spionaggio di John Le Carré. E mi ricordo una frase del suo principale protagonista. George Smiley, archetipo del vero agente dell’intelligence britannica.

Il mite, apparentemente insignificante e anziano, Smiley, dice una cosa che andrebbe ricordata.

Le spie non vanno mai in pensione.

Redazione Electo
Andrea Marcigliano

 

 

 

 

 

 

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